martedì 3 gennaio 2012

Comunicato: il 28/12 depositati il Piano Particolareggiato di Via Aristotele

Il 28 dicembre è stato depositato il Piano Particolareggiato di Via Aristotele, senza comunicarlo alla città.

La cosa è particolarmente grave perché il deposito avviene al termine di un’istruttoria con il Comune e quindi in modo condiviso quanto meno con l’assessorato all’Urbanistica. Quindi dal 28 dicembre sta decorrendo il termine di 60 giorni per depositare osservazioni da parte dei cittadini interessati, entro e non oltre il 28 febbraio.

Il Comune spedisce decine di comunicati al giorno, ma non avvisa dell’avvio di questa procedura pubblica, fatta durante le feste natalizie, di modo che al rientro, dei 60 giorni disponibili, il 20% saranno già trascorsi.

Chi ha seguito tra il 28 e il 31 dicembre gli interventi sul Piano Casa con aperture al dialogo e al confronto, si porrà quanto meno una domanda: ma chi parla sapeva?

Se si, allora appare evidente che la discussione è stata solo un proforma e che le aperture al dialogo e al confronto si riducono ad un treatrino della politica, di cui non sentiamo il bisogno. Se no, qualcuno spinge volutamente per rompere stringendo i tempi perché ha paura del confronto e mettendo tutti, tra cui anche il Consiglio Comunale di fronte al fatto compiuto.

Perché tanta fretta? Perché proprio sull’area F più delicata si vuole chiudere la discussione prima ancora di aprirla? Perché non si accetta la proposta di sospendere l’iter del piano particolareggiato per fare gli approfondimenti ambientali necessari per poi poter procedere con maggiore tranquillità?

Noi non siamo contrari a priori, riteniamo però che prima vada rivisto il piano di tutela sulle acque, priorità assoluta, verificando le aree di riserva necessarie per i futuri pozzi. Solo dopo, in modo coerente, sviluppato il piano particolareggiato, accettando le eventuali limitazioni e vincoli ambientali. Senza trascurare la procedura di VIA in corso. Per questo rinnoviamo la richiesta al Sindaco di sospendere l’iter, procedendo su altre aree, in attesa di un quadro complessivo più chiaro.

La fretta quando s’interviene su un’area da cui si estrae l’acqua per 360.000 persone è cattiva consigliera.

Da parte nostra ci impegniamo ad organizzare le opportune iniziative pubbliche per esaminare il Piano Particolareggiato e predisporre le osservazioni che riterremmo indispensabili per tutelare le falde modenesi, ricordando a tutti che fino all’approvazione da parte del Consiglio Comunale si tratta solo di carta, e confidando nel ruolo e nell’autonomia dei consiglieri eletti dai cittadini.

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