Grammaticalmente le
congiunzioni avversative mettono in contrapposizione tra loro parti del
discorso.
Il comunicato sul nuovo
PSC a firma di Agci, Confcooperative e Legacoop ne contiene ben sei, tra ma,
tuttavia, però, e persino un “ma anche” di
Veltroniana memoria.
Come dire condividiamo
tutto, ma…..
La legittima aspettativa
di creare lavoro è positiva e da valorizzare, come anche il
desiderio di dare risposta al bisogno della casa. Fino a ieri la politica dei
PEEP ha gestito questo bisogno, ma sappiamo bene che oggi ben pochi possono
accedere al mercato dell’acquisto e servono nuove politiche, come l’housing
sociale.
Se anche noi possiamo
utilizzare una congiunzione avversativa dovremmo dire che però
emerge il problema originale su cui da 8 anni ci dibattiamo: rendere
edificabili le zone F, malgrado gli evidenti problemi ambientali ed urbanistici
che hanno.
Se la scorciatoia era
stata pensata per abbreviare i tempi è
evidente che ha fallito. Pensare di rendere edificabile aree per migliaia di
alloggi senza nessuna valutazione di compatibilità
ambientale e urbanistica è sbagliato nel metodo e ha bloccato la
discussione facendo perdere più tempo di quello che avrebbe dovuto far
recuperare.
E’ ora
di far tesoro degli errori, riavviare il confronto e utilizzare gli strumenti
di pianificazione previsti per legge, valutando le singole aree per i problemi
che hanno e per le criticità che potrebbero generare sui servizi, sulla
mobilità, sulle falde.
Altrimenti che senso
avrebbe fare un nuovo PSC?
Modena Attiva
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