venerdì 23 settembre 2011

Orti ai giovani


Lo disse durante un’intervista Luca Cordero di Montezemolo una decina di anni fa “La ricchezza del futuro sarà il tempo”. Non sapeva però quanti “ricchi” avremmo avuto nel nuovo secolo: disoccupati, inoccupati, cassintegrati, lavoratori in mobilità, rifugiati. Peccato che tutta questa ricchezza a loro disposizione, al pari dell’oro,  non si mangi. E peccato anche che in questo 1° Mondo si sia perso il contatto più semplice e profondo con ciò che viene prima del prodotto e dei quattrini per comprarlo: la terra, la terra agricola, ricca e generosa del nostro territorio. La nostra terra si è trasformata in lotti, lotti da urbanizzare; la terra agricola, in ambito regionale soprattutto a Modena, è stata divorata dal cemento. Ma questa ormai è storia, rigida e cristallizzata, su cui in buona parte non si può più fare nulla. Quello che invece si può fare è di stoppare le ruspe, i cantieri, i lavori per costruire ciò che ormai  non si vende più e ridare un po’ di spazi e di saperi a chi lo desidera. Si può occupare il tempo, che quando si ha per costrizione, per mancanza di possibilità, diventa una prigione e dare orti ai giovani, e non solo agli anziani. Si può progettare di vivere a  Modena  e avere un po’ di terra vicino alla città per coltivare la verdura per la propria famiglia; si può  riportare alla vita un campo che sembrava morto. Tutto questo può progettarlo un’amministrazione che si interessa allo stato di benessere dei cittadini, come piccolo segno, leggero, ma duraturo. Non crea posti di lavoro, ma aiuta il bilancio familiare e può togliere da stati di inerzia pericolosi per l’essere umano e per la società, valorizza il senso del lavoro in se stesso, come attività umana qualificante e non esclusivamente come fonte di reddito. E anche questo è Welfare il cui significato, vale la pena ricordarlo, è quello di benessere,  non di assistenza. 
Paola Aime

sabato 17 settembre 2011

Puliamo il mondo

Iniziativa di Legambiente al Parco Ferrari. Domenica 25 settembre ore 15 - 19. Puliamo mondo

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Goodbye Piscina?

Goodbye Piscina? La voce che l'ufo atterrato nel parco l'anno scorso sia definitivamente decollato e si trovi parcheggiato in un'orbita interplanetaria esterna al sistema solare si fa sempre più insistente. I "bene informati" sono sicuri che, complice la crisi, le critiche, i vari problemi, presto l'istruttoria si concluderà con un pronunciamento se non di bocciatura di rinvio a tempi futuri. Sara' vero? Vedremo. Noi non abbiamo fretta, aspettiamo pazienti che il Consiglio Comunale si pronunci, sperando che si possa passare dalla piscina al parco e che, anche se con poche risorse, si lavori per la tutela e il rilancio del principale polmone di verde della nostra città.

giovedì 1 settembre 2011

Io non ci sto. Di Germano Bulgarelli



Una denuncia senza precedenti, che invita a riflettere e a prendere posizione sulle vicende urbanistiche modenesi. Per saperne di più scarica il testo integrale della sua lettera aperta alla città: Lettera aperta alla città
Per vedere la stampa: Rassegna stampa

Germano Bulgarelli (1933), laureato in Giurisprudenza, ha una lunga esperienza nel governo del territorio. 
Assessore all’urbanistica del Comune di Modena dal 1964 al 1970, diresse la formazione del piano regolatore del 1965, pietra miliare dell’elaborazione culturale urbanistica in ambito nazionale.
Dal 1972 al 1980 guidò come Sindaco la fase di più intenso sviluppo economico, sociale e urbanistico nella storia di Modena, inaugurando politiche assolutamente innovative nell’istruzione, nei servizi, nell’ambiente, nell’offerta senza precedenti di aree comunali per lo sviluppo abitativo e produttivo: politiche tutte condivise e sostenute dall’unanime intesa di tutti i dieci comuni circostanti (il Comprensorio).
Ha concluso la sua esperienza di amministratore pubblico come Assessore al Bilancio e Programmazione della Regione Emilia-Romagna, carica che ha ricoperto dal 1980 al 1987.