martedì 25 settembre 2012

Modena Attiva incontra l'ass. Gabriele Giacobazzi

Venerdì 5/10 alle ore 21 Sala Ulivi presso ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti 137 "Il nuovo PSC, idee di città a confronto, le proposte di Modena Attiva". Interverranno: Paolo Silingardi, Modena Attiva, Gabriele Giacobazzi assessore urbanistica comune di Modena. 

Ampio spazio sarà riservato al dibattito con una sezione "question time". Per proporre le tue domande puoi compilare il modulo sul sito www.modenaattiva.it

Sempre sul sito sono disponibili i documenti di Modena Attiva sulla città di domani, con le nostre idee e le nostre proposte per una città europea, sostenibile, facile da vivere, competitiva e capace di offrire opportunità di lavoro e promuovere il benessere. 

Nei prossimi mesi la discussione sul nuovo PSC affronterà questi temi e la partecipante di tutti è fondamentale per elaborare una visione del futuro condivisa e capace di promuove lo sviluppo sociale tutelando gli interessi collettivi. 

Dopo il confronto sul Parco Ferrari, sulla pista di Marzaglia, sulle Zone F e sui campi acquiferi parte una fase del dibattito cittadino importante e in cui fondamentale sarà la capacita di elaborare idee condivise. L'incontro del 5/10 sarà l'occasione per un primo confronto pubblico sulle nostre proposte con il nuovo assessore Giacobazzi.  

venerdì 21 settembre 2012

Blocco del traffico?

A cosa servono i blocchi del traffico del giovedì? E' ormai un rito desueto, ripetuto, partito 12 anni fa e insufficiente per risolvere il problema della qualità dell'aria che respiriamo, ultimo dei beni comuni. Ormai è evidente a tutti che si tratta di nulla di più che una foglia di fico, a tutela degli amministratori più che di noi cittadini. Sarebbe ora di affrontare in modo deciso il vero problema, il numero eccessivo di automobili che circolano per la nostra città. Ci sarà un motivo se le città più ricche hanno meno auto per abitanti di noi. Sappiamo cosa incide un'auto sul bilancio famigliare, ci costa anche da ferma, figuriamoci utilizzandola oggi con il prezzo della benzina che potrà solo crescere. Dobbiamo darci l'obiettivo preciso di calare le auto in circolazione, riducendo l'inquinamento e rendendo il traffico più scorrevole. Non dimenticando che la congestione ci costa 1 punto di PIL e che si risolve non con nuove strade ma spostando quote di traffico dal mezzo privato al trasporto pubblico e alla mobilità ciclistica. Invece abbiamo investito sul Novi Park, con il risultato che continua ad essere vuoto, drenando risorse che avremmo potuto utilizzare per la mobilità sostenibile e con il paradosso che se i suoi 1700 posti venissero utilizzati realmente incrementerebbero l'inquinamento dell'aria a due passi dal centro. E' urgente e improrogabile affrontare il tema della mobilità sostenibile, più biciclette e più trasporto pubblico e meno automobili. Speriamo che questo tema rientri appieno nella discussione sul nuovo PSC.

lunedì 17 settembre 2012

Al via i gruppi di lavoro di Modena Attiva

Con settembre riprendono le iniziative di Modena Attiva. Vorremmo riuscire ad allargare la partecipazione a chi di voi è disponibile a colaborare alla organizzazione delle iniziative e alla elaborazione dei contenuti.

Anche su sollecitazione di molti di voi vi proponiamo di organizzare l'attività per gruppi di lavoro e di affiancare altri settori al tradizionale impegno sull'urbanistica, che ci vedrà comunque molto impegnati sul nuovo PSC. I gruppi saranno 4, ognuno con un coordinatore e saranno supportati da esperti del settore che hanno già dato la loro disponibilità a collaborare con noi.

I gruppi per ora sono Urbanistica, Welfare, Sanità, Mobilità. 


Mantenendo la metodologia utilizzata fino ad oggi i gruppi avranno l'obiettivo di predisporre documenti di approfondimento, elaborare proposte e  organizzare iniziative pubbliche per promuove il confronto e la discussione in città.

In un momento di grave crisi economica e profondi cambiamenti riteniamo utile avviare una riflessione più articolata sul modello sociale, sui servizi pubblici e sui costi per la collettività del welfare certi che questi argomenti saranno centrali nella discussione sulle politiche locali.

Per segnalare la vostra disponibilità a lavorare con uno dei gruppi potete accedere al sito www.modenaattiva.it e iscrivervi alla mailing list. Sarete inseriti nel gruppo di lavoro e riceverete inviti agli incontri, aggiornamenti e materiali di lavoro man mano prodotti, con la possibilità di dare il vostro contributo anche on line.

In particolare, il gruppo di lavoro sul PSC si ritroverà mercoledì 19/9 ore 21 nella saletta piccolo presso l'ex mercato ortofrutticolo in via Ciro Menotti. Hanno già garantito la presenza un ampio gruppo di architetti e urbanisti modenesi. All'ordine del giorno una riflessione sul nuovo PSC, sulla nuova linea proposta dall'Assessore Giacobazzi e la programmazione di una iniziativa pubblica per fine mese.

Se potere allargate pure l'invito perché, come sempre, più siamo e meglio stiamo.

A presto

sabato 15 settembre 2012

Legacoop e le congiunzioni avversative


Grammaticalmente le congiunzioni avversative mettono in contrapposizione tra loro parti del discorso.

Il comunicato sul nuovo PSC a firma di Agci, Confcooperative e Legacoop ne contiene ben sei, tra ma, tuttavia, però, e persino un ma anche di Veltroniana memoria.

Come dire condividiamo tutto, ma..

La legittima aspettativa di creare lavoro è positiva e da valorizzare, come anche il desiderio di dare risposta al bisogno della casa. Fino a ieri la politica dei PEEP ha gestito questo bisogno, ma sappiamo bene che oggi ben pochi possono accedere al mercato dellacquisto e servono nuove politiche, come lhousing sociale.

Se anche noi possiamo utilizzare una congiunzione avversativa dovremmo dire che però emerge il problema originale su cui da 8 anni ci dibattiamo: rendere edificabili le zone F, malgrado gli evidenti problemi ambientali ed urbanistici che hanno.

Se la scorciatoia era stata pensata per abbreviare i tempi è evidente che ha fallito. Pensare di rendere edificabile aree per migliaia di alloggi senza nessuna valutazione di compatibilità ambientale e urbanistica è sbagliato nel metodo e ha bloccato la discussione facendo perdere più tempo di quello che avrebbe dovuto far recuperare.

E ora di far tesoro degli errori, riavviare il confronto e utilizzare gli strumenti di pianificazione previsti per legge, valutando le singole aree per i problemi che hanno e per le criticità che potrebbero generare sui servizi, sulla mobilità, sulle falde.

Altrimenti che senso avrebbe fare un nuovo PSC?


Modena Attiva

sabato 8 settembre 2012

Il risveglio della ragione?


Sarà un segno dei tempi che latto più politico di questa legislatura sia prodotto dallassessore tecnico Giacobazzi? O semplicemente dimostra che sapere di cosa si parla in politica conta? Dopo uno scontro durissimo sul futuro di Modena, dopo tanta ideologia a sostegno della tesi pane  e mattone, dopo scelte sbagliate che hanno creato problemi in città, pare si cambi linea e si ridefiniscono i fondamentali: dialogo, senso del limite, risparmio del suolo, recupero e riqualificazione, priorità al sociale e alle esigenze della collettività. Su questo terreno Modena Attiva si è impegnata con proposte concrete per una città di qualità, efficiente, a misura duomo, sostenibile, vivibile, con spazi e opportunità di lavoro, una città europea, allaltezza delle sfide di questo secolo. Bene se il confronto riprende buona parte delle nostre proposte del documento La città di Domani.

Però non siamo così ingenui da non renderci conto che ci saranno resistenze, soprattutto da parte di chi ha investito milioni nellacquisto di terreni promuovendo una crescita edilizia sproporzionata ai bisogni. Come siamo consapevoli dei problemi che rimangono sul tappeto: Ponte Alto, le costruzioni sui campi acquiferi, la pista di Marzaglia, solo per citarne alcuni.

Ci siamo impegnati per promuovere il confronto su un modello di benessere sostenibile, le dimissioni dellassessore Sitta sono stato il risultato dello scontro politico su idee differenti della città, la cui fatica oggi viene ripagata dallapertura su proposte radicalmente diverse. Purtroppo il centro sinistra su questi temi ha pagato un prezzo altissimo nel rapporto con la città, e si potrà recuperare cedibilità solo se ci sarà coerenza tra le dichiarazioni di principio e le decisioni conseguenti.

Abbiamo sempre sostenuto che Modena non si sarebbe lascia imporre scelte non condivise, certi che le idee contano, e che la capacità di elaborare proposte ci avrebbero permesso di incidere sulle decisioni. Dobbiamo ripartire dalla partecipazione, lo strumento decisivo che ci può permettere di compiere scelte condivise e utili alla collettività. Questo è un punto di partenza, non mancheranno le criticità e gli scontri, noi continuiamo a pensare che serva un saldo zero nelluso del suolo e che la maggioranza delle aree F non debbano procedere, se non per interventi dedicati alledilizia sociale. Ma il sano principio di realtà introdotto con i riferimenti a numeri attendibili, lapertura al dialogo, lattenzione alla valorizzazione e al recupero dellesistente sono basi che meritano una decisa apertura di credito.

E ora di cambiare pagina, guardare avanti, lavorare per dare risposte ai problemi reali dei modenesi, creando opportunità sostenibili di lavoro e occupazione, niente di più o di meno che quello che la città si aspetta dalla politica locale.

Paolo Silingardi
Modena Attiva

sabato 1 settembre 2012

La coerenza delle parole tra stupore e meraviglia

Ho letto con stupore e meraviglia la lettera dei 22, stupore per il contenuto condivisibile, meraviglia per le firme dei sottoscrittori. Ma come, tra quei 22 ci sono anche tre assessori in carica da 8 anni, un ex capogruppo e consigliere comunale da altrettanti, un ex presidente di circoscrizione e attuale consigliere, in sostanza chi governa da 2 legislature aprendo un solco mai visto prima tra amministrazione e città!

Ci siamo dimenticati la pista di Marzaglia, il tentativo di costruire sui campi acquiferi, la decisione di sostenere la nuova linea dell'inceneritore, lidea di potabilizzare lacqua del Secchia, la volontà di costruire una piscina nel parco Ferrari?

Per non parlare del progetto Modena Futura, dell'idea anacronistica di espandere la città anziché investire sulla riqualificazione, al grido di pane e mattone, fingendo che la rendita fondiaria distribuisca reddito, che le grandi opere generino lavoro, evocando masse di giovani coppie modenesi alla ricerca di case da acquistare, invece che di un lavoro che non si trova.

C’è un evidente problema di incoerenza tra le parole e le azioni, un problema tanto grande da non poter essere eluso. Com’è possibile che chi ha raccolto negli ultimi mesi tante sconfitte, con una legislatura segnata dall’opposizione della città a progetti non condivisi, adesso si proponga per il rinnovamento, la partecipazione, il dialogo e il confronto?

Vogliamo confrontarci? Allora affrontiamo i nodi critici in maniera diretta, concreta e comprensibile, senza nasconderci dietro ad affermazioni generiche, valide per tutte le stagioni, e funzionali solo a contare nei processi decisionali. Per farlo mi permetto di porre alcune domande, non esaustive, ai firmatari e ai tre assessori:

·      Ritenete che la città di domani debba espandersi fino a 250.000 abitanti o piuttosto che sia indispensabile puntare al saldo zero nell'uso del suolo e alla riqualificazione dell'esistente?
·      Pensate che la costruzione del Novi Park sia la risposta ai problemi della mobilità o non sarebbe ora di rivedere la mobilità nel suo complesso, promuovendo il trasporto pubblico e la mobilità ciclistica sicura?
·      Siete ancora convinti che si debba realizzare la nuova linea dell'inceneritore o sarebbe ora di avviare raccolte porta a porta, ridurre i rifiuti e riciclare quelli raccolti?
·      Credete ancora che dovremo berci l'acqua potabilizzata del Secchia, con investimenti e costi a carico dei cittadini o sarebbe meglio tutelare le nostre falde evitando di costruirci sopra migliorando luso e la tutela delle risorse idriche?
·      Pensate che la pista di Marzaglia, realizzata in difformità alle indicazioni del Consiglio Comunale, vada bene così o che gli errori vadano perseguiti?
·      Credete che loccupazione si sostenga con le grandi opere o invece servirebbe innovare, sostenere la ricerca e promuovere nuovi modelli di produzione capaci di coniugare nuove tecnologie, sostenibilità e competenze diffuse?
·      Avendo amministrato per tanti anni, qual è il livello di efficacia e di efficienza della macchina comunale? E stato fatto tutto il possibile o ci sono spazi di miglioramento per garantire servizi di qualità riducendone i costi?

Sono questioni che riguardano la qualità della vita nella nostra città, la sostenibilità sociale ed ambientale, la competitività e l'efficienza del nostro sistema, oltre che la possibilità di creare occupazione e promuovere l'economia.

Se il centro sinistra vuole aprire un percorso di confronto programmatico concreto, reale, partecipato, trasparente e soprattutto che sciolga i problemi sul tavolo cambiando politiche e uomini noi siamo disponibili. Altrimenti le parole senza coerenza sono solo il vuoto esercizio di una liturgia politica vecchia e superata.

Paolo Silingardi
Modena Attiva