sabato 29 dicembre 2012

Piazza Roma e Novi Park


La pedonalizzazione di Piazza Roma è una delle azioni strategiche per il rilancio e il sostegno del centro storico. La recente chiusura alle auto di Via San Carlo e Via Castellaro (speriamo definitiva) e di Via Cesare Battisti dimostra la qualità che il Centro Storico può offrire. Però la pedonalizzazione non basta e potrebbe rivelarsi un fallimento se non viene integrata con una buona offerta culturale e con attività di aggregazione. 

E’ urgente avviare un percorso di sostegno e promozione per fare di Piazza Roma un luogo vivo, ricco di attività, interessante oltre che piacevole da frequentare. E’ evidente che non basta chiudere la piazza ma bisogna aprirla ad attività, anche commerciali, sostenendole dove serva, intervenendo sulla qualità complessiva e rilanciando l’offerta culturale, dei servizi e della mobilità. Purtroppo invece si sta lavorando solo sull’auto.

L’uscita del parcheggio Novi Sad dista da largo San Giorgio 650 metri, 8 minuti a piedi attraverso un percorso pedonalizzato. Lo stesso tempo che ci vuole a trovare un posto in un grande parcheggio di un centro commerciale, prelevare un carrello e raggiungere gli scaffali. Ma con una qualità completamente diversa.

Ma gli errori commessi con la costruzione del Novi Park sono pesanti e ci costeranno cari. Nel mese di novembre sono stati registrati 25.000 accessi, pari a 806 auto al giorno, considerando una rotazione media di 3 auto per posto, più bassa di Piazza Roma, significa 268 posti auto impegnati. Ne sono stati realizzati 1.750. È del tutto evidente che la struttura è sovradimensionata, ha un piano in più, si è speso il doppio del necessario, vincolando risorse provenienti dalla sosta a raso, che pagheremo per 41 anni, con una piano di tariffazione della sosta che già dal prossimo anno inizierà ad incrementare i costi orari. Invece che applicare il più banale e diffuso dei principi, far pagare la sosta per sostenere la mobilità sostenibile, abbiamo innescato un circuito perverso tutto basato sull'auto. Al punto che pur di promuovere il Novi Park si premia chi arriva in auto con ore di sosta gratuita. L'esatto contrario di ciò che andrebbe fatto.

Su questo tema il nuovo PSC non ha la sufficiente determinazione. Non ci resta che ribadire gli obiettivi strategici che vanno assolutamente perseguiti: riduzione delle auto in circolazione, aumento della velocità commerciale degli autobus, realizzazione di corsie preferenziali, integrazione della rete delle ciclabili, investimento sulla sicurezza, contrasto al furto di biciclette.

domenica 16 dicembre 2012

Sitta VS. Arpa

L'Arpa ha un ruolo fondamentale nella tutela ambientale del nostro territorio. Le accuse violente e gratuite dell'Ass. Sitta sono un attacco, anche personale, ai tecnici, a tutta l'istituzione Arpa e al suo ruolo istituzionale. E' una aggressione diretta e senza precedenti. Ingiustificabile e inaccettabile. Crediamo che il Sindaco debba intervenire e ristabilire il rispetto delle regole garantendo il corretto rapporto tra le istituzioni.

Deve esserci una differenza sostanziale tra i pareri, personali e politici, e il rispetto delle leggi, oggettive e invalicabili. Si possono avere idee diverse, attendersi pareri più o meno severi da parte di Arpa, ma i pronunciamenti ufficiali vanno rispettati perché sui temi ambientali Arpa ha una chiara e precisa competenza e responsabilità.

Riteniamo utile e doveroso affermare il rispetto verso la struttura Arpa e i suoi componenti, per il ruolo che svolgono e le competenze che mettono a disposizione del territorio.

Inoltre è evidente che Sitta attacca Arpa pretestuosamente, la Conferenza dei Servizi si è chiusa con un parere espresso dalla Provincia, e le critiche ad Arpa sono un modo indiretto per contestare tutto il lavoro della commissione, a cui tra l'altro il Comune di Modena ha attivamente partecipato.

Ora viene spontaneo chiedersi quale è il ruolo dell'assessore, se opera al servizio di una propria idea o dell'amministrazione pubblica?

Appare evidente come l'assessore condivida gli interventi errati realizzati nella pista, benché non coerenti con quanto prescritto nell'autorizzazione di VIA. Non ci si stupisce allora se le difformità sono in buona parte presenti già nel progetto autorizzato dal Comune. Un fatto gravissimo che abbiamo denunciato già da aprile scorso.

Come è possibile che il Comune, che doveva garantire la corretta applicazione della VIA, esprima ancora oggi tramite l'Assessore Sitta pareri contrari? Tutto ciò ha creato un doppio danno, all'ambiente ma anche agli stessi gestori dell'impianto, che se avessero rispettato le prescrizioni originali avrebbero con tutta evidenza risparmiato risorse.

venerdì 14 dicembre 2012

Pista Marzaglia, un problema politico


Il 5 aprile scorso presentammo il nostro dossier sulla Pista di Marzaglia, che produsse le dimissioni lampo dell’ass. Sitta e la riapertura della conferenza dei servizi provinciale per verificare le nostre affermazioni.

Oggi, dopo che la Provincia ha accertato innumerevoli violazioni ed emanando una lunga serie di prescrizioni per garantire la tutela ambientale, messa a rischio dagli interventi realizzati, l’Ass. Sitta, anziché scusarsi, attacca noi e l’ARPA accusandoci di mentire ed essere fanatici, ideologici e fondamentalisti.

Premesso che qualcuno dovrebbe avvisare l’assessore che il muro di Berlino è caduto da tempo, nessun di noi ha mai chiesto la chiusura dell’autodromo, in Italia non chiude l’Ilva di Taranto figuriamoci l’autodromo di Modena.

Come sempre l’assessore attacca e strepita per non affrontare gli elementi politici gravi che contraddistinguono questa vicenda. Il primo, sancito dalla Provincia, è che ci sono tante e tali difformità dal progetto autorizzato dalla VIA che diventa difficile elencarle. Il fatto grave è che queste difformità erano ben note al Comune di Modena, in quando molte di queste presenti nel progetto licenziato dal settore Urbanistica. L’Assessore non ha mai spiegato come mai.

Infine, visto che l’assessore ci accusa di mentire, dobbiamo ricordargli che nella presentazione in Consiglio Comunale risulta a verbale la sua affermazione che la pista era ridotta a 1600 metri proprio per tutelare l’ambiente, facendo dell’impianto un centro giuda sicura. Oggi afferma che fosse stato per lui, in spregio al Consiglio Comunale, la pista l’avrebbe fatta anche più lunga.

Da tempo i cittadini stanno chiedono alla politica trasparenza, coerenza e rispetto delle regole. Su questa vicenda ognuno può trarre le proprie conclusioni per vedere chi ha mentito e quando. Per noi ci sono precise responsabilità politiche, l’assessore continuerà a negarle, ma anche se resterà in carica fino a fine legislatura la sua è un’era segnata.

Rimane il fatto che si è intervenuti in spregio alle prescrizioni su un’area delicata e da cui estraiamo la migliore acqua per i nostri acquedotti. E’ veramente difficile capire da dove venga questo accanimento contro i campi acquiferi, un bene assoluto da tutelare sempre e comunque.

Per saperne di più scarica il Dossier Pista Marzaglia

giovedì 8 novembre 2012

Se la politica fa acqua.... martedì 13/11 Villaggio Giardino

Martedì 13/11 ore 21 Sala Circoscrizione 4 in via Marie Curie 22 il Comitato Villaggio Giardino e Modena Attiva organizzano una serata pubblica di confronto e discussione sulle politica di tutela delle falde e sulla proposta di edificazione in via Cannizzaro e via Aristotele.

La serata sarà l'occasione per un confronto tra comitati, associazioni, cittadini e amministratori sui progetti edilizi, sullo stato delle nostre acque, sulle politiche di tutela delle falde, sull'idea di città che vogliamo realizzare.

Nel corso della serata sarà presentata una relazione sui problemi delle acque, sull'assetto idrogeologico e sugli interventi che la politica deve attivare per la tutela di un bene comune primario.

Intervengono:

Marco Miana, Comitato Villaggio Giardino
Adriano Zavatti, Esperto risorse idriche
Gabriele Giacobazzi, Ass. Urbanistica Comune Modena
Simona Arletti, Ass. Ambiente Comune Modena
Alberto Cirelli, President Circoscrizione 4
Paolo Silingardi, Modena Attiva

Come sempre partecipate e fate partecipare perché più siamo e meglio stiamo.

domenica 14 ottobre 2012

Intervista Sindaco Balzani, mercoledì 17 a Modena


Potete scaricare da questo link l'ntervista su Prima Pagina a Roberto Balzani, Sindaco di Forlì, mercoledì 17 a Modena.


Dove va la politica, tra primarie e cittadini, tra autocandidature annunciate, sospese e previste? Quali sono i reali bisogni del territorio e cosa ci si aspetta da un Sindaco che amministra la città?


Ne parliamo mercoledì 17 ottobre alle ore 21 alla Sala Ulivi con Roberto Balzani, Sindaco di Forlìdal 2009 partendo dal suo libro "Cinque anni di solitudine, memorie inutili di un Sindaco."

Roberto Balzani è stato tra i primi outsider a vincere una primaria nel 2008. Iscritto al Partito Democratico, la sua amministrazione di centro sinistra ha appoggiato la legge di iniziativa popolare per la riduzione dei rifiuti, avviato la raccolta porta a porta, dato parere contrario alla fusione Hera-Acegas-Aps.

Una serata di confronto sul ruolo dei partiti, sui cambiamenti nelle istituzioni, sul rinnovamento della politica, degli uomini, delle cose da fare e sulle priorità che lamministrazione di una cittàdeve affrontare.

sabato 13 ottobre 2012

La politica tra primarie e cittadini


Modena Attiva incontra Roberto Balzani Sindaco di Forlì,

Mercoledì 17 ottobre ore 21

Sala Ulivi, via Ciro Menotti 137 ex Mercato Ortofrutticolo Modena

Dove va la politica, tra primarie e cittadini, tra autocandidature annunciate, sospese e previste? Quali sono i reali bisogni del territorio e cosa ci si aspetta da un Sindaco che amministra la città?

Ne parliamo mercoledì 17 ottobre alle ore 21 alla Sala Ulivi con Roberto Balzani, Sindaco di Forlì dal 2009 partendo dal suo libro "Cinque anni di solitudine, memorie inutili di un Sindaco."

Roberto Balzani è stato tra i primi outsider a vincere una primaria nel 2008. Iscritto al Partito Democratico, la sua amministrazione di centro sinistra ha appoggiato la legge di iniziativa popolare per la riduzione dei rifiuti, avviato la raccolta porta a porta, dato parere contrario alla fusione Hera-Acegas-Aps.

Una serata di confronto sul ruolo dei partiti, sui cambiamenti nelle istituzioni, sul rinnovamento della politica, degli uomini, delle cose da fare e sulle priorità che lamministrazione di una città deve affrontare.

mercoledì 3 ottobre 2012

Venerdì 5/10 Nuovo PSC, incontro con l'ass. Giacobazzi


Venerdì 5/10 alle ore 21 Sala Ulivi presso ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti 137 Modena Attiva incontra l'ass. Gabriele Giacobazzi. Al centro del confronto il nuovo PSC per Modena appena presentato. 

Da una prima lettura emergono elementi interessanti e criticità. Bene la previsione di una crescita più realistica della popolazione, l’attenzione alla riqualificazione e al recupero, la disponibilità al dialogo e al confronto, ma i punti critici sono evidenti e meritano di essere affrontati con chiarezza per dare un contributo reale al dibattito.

L‘idea di separare decisioni importanti dalla discussione del nuovo PSC non è sostenibile. Come se parlassimo di due città diverse, quella di oggi e quella di domani, e gli obiettivi strategici non dovessero incidere sulle scelte in corso, ma solo su quelle future. E’ un modo per non affrontare nodi politici che invece devono essere sciolti. Prendiamo due esempi: la struttura commerciale prevista in via Morandi e le zone F.

Via Morandi è un caso classico. Da una lato si afferma che è necessario sostenere il commercio distribuito e le piccole e medie superfici, per rendere vivibili i quartieri, e che bisogna investire sulla mobilità sostenibile, dall’altro si conferma una scelta che mette a rischio il commercio al dettaglio della zona Musicisti e che richiamerà traffico automobilistico, Con l’obiettivo di recuperare risorse dalla vendita del terreno per costruire nuove strade, invece che investire sulla mobilità sostenibile.

Con le zona F si vogliono attivare abitazioni pari al 50% delle previsioni del PSC, partendo dal presupposto che le zone un tempo previste a servizi devono diventare edificabili. Senza una logica di pianificazione e un’idea complessiva di città. Il caso di Via Aristotele è esemplare. Da tempo chiediamo che prima si aggiorni il piano di tutela delle acque e poi si valuti l’opportunità di costruire sui campi acquiferi che alimentano Modena e la bassa. Della potabilizzazione dell’acqua del Secchia non si è più saputo niente, dopo il suo annuncio in una conferenza stampa con Sindaco e assessori. Così come del tavolo nitrati della Provincia non perviene notizia. Qual è la priorità, costruire 410 alloggi o garantire l’acqua alle generazioni future? Perché in oltre un anno non si è fatto nulla?

Un altro esempio, se la mobilità è uno dei punti critici che possono migliorare o peggiorare la qualità e l’efficienza della nostra città, se tutti condividiamo che dobbiamo investire sul trasporto pubblico e smettere di spendere soldi pubblici per fare nuove strade e parcheggi, il centro sinistra, che governa Regione, Provincie e Comuni, deve trarne le logiche conseguenze. Ad esempio decidere che il prolungamento dell’Autobrennero dallo scalo merci a Sassuolo è inutile, che quei 300 milioni di euro devono essere spesi meglio, per una linea di trasporto pubblico veloce in sede propria a servizio del centro storico.

Tanti altri i temi su cui discutere: l’area vasta e i nuovi assetti istituzionale, la coerenza tra dichiarazioni di principio e decisioni, la riqualificazione urbana degli edifici e del tessuto sociale e gli strumenti per renderla possibile, le politiche per l’affitto, l’uso del suolo e l’idea di città compatta.

Senza dimenticare che in questi anni la città ha perso l'abitudine al dialogo, e promuovere la partecipazione dei cittadini deve essere un impegno prioritario dell’amministrazione. Discussioni come queste richiedono tempo, il tempo per argomentare, per confrontarsi, per valutare e decidere.

La serata di venerdì è una prima occasione di confronto e ampio spazio sarà riservato al dibattito con una sezione "question time". Per proporre le tue domande puoi compilare il modulo sul sito www.modenaattiva.it

martedì 25 settembre 2012

Modena Attiva incontra l'ass. Gabriele Giacobazzi

Venerdì 5/10 alle ore 21 Sala Ulivi presso ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti 137 "Il nuovo PSC, idee di città a confronto, le proposte di Modena Attiva". Interverranno: Paolo Silingardi, Modena Attiva, Gabriele Giacobazzi assessore urbanistica comune di Modena. 

Ampio spazio sarà riservato al dibattito con una sezione "question time". Per proporre le tue domande puoi compilare il modulo sul sito www.modenaattiva.it

Sempre sul sito sono disponibili i documenti di Modena Attiva sulla città di domani, con le nostre idee e le nostre proposte per una città europea, sostenibile, facile da vivere, competitiva e capace di offrire opportunità di lavoro e promuovere il benessere. 

Nei prossimi mesi la discussione sul nuovo PSC affronterà questi temi e la partecipante di tutti è fondamentale per elaborare una visione del futuro condivisa e capace di promuove lo sviluppo sociale tutelando gli interessi collettivi. 

Dopo il confronto sul Parco Ferrari, sulla pista di Marzaglia, sulle Zone F e sui campi acquiferi parte una fase del dibattito cittadino importante e in cui fondamentale sarà la capacita di elaborare idee condivise. L'incontro del 5/10 sarà l'occasione per un primo confronto pubblico sulle nostre proposte con il nuovo assessore Giacobazzi.  

venerdì 21 settembre 2012

Blocco del traffico?

A cosa servono i blocchi del traffico del giovedì? E' ormai un rito desueto, ripetuto, partito 12 anni fa e insufficiente per risolvere il problema della qualità dell'aria che respiriamo, ultimo dei beni comuni. Ormai è evidente a tutti che si tratta di nulla di più che una foglia di fico, a tutela degli amministratori più che di noi cittadini. Sarebbe ora di affrontare in modo deciso il vero problema, il numero eccessivo di automobili che circolano per la nostra città. Ci sarà un motivo se le città più ricche hanno meno auto per abitanti di noi. Sappiamo cosa incide un'auto sul bilancio famigliare, ci costa anche da ferma, figuriamoci utilizzandola oggi con il prezzo della benzina che potrà solo crescere. Dobbiamo darci l'obiettivo preciso di calare le auto in circolazione, riducendo l'inquinamento e rendendo il traffico più scorrevole. Non dimenticando che la congestione ci costa 1 punto di PIL e che si risolve non con nuove strade ma spostando quote di traffico dal mezzo privato al trasporto pubblico e alla mobilità ciclistica. Invece abbiamo investito sul Novi Park, con il risultato che continua ad essere vuoto, drenando risorse che avremmo potuto utilizzare per la mobilità sostenibile e con il paradosso che se i suoi 1700 posti venissero utilizzati realmente incrementerebbero l'inquinamento dell'aria a due passi dal centro. E' urgente e improrogabile affrontare il tema della mobilità sostenibile, più biciclette e più trasporto pubblico e meno automobili. Speriamo che questo tema rientri appieno nella discussione sul nuovo PSC.

lunedì 17 settembre 2012

Al via i gruppi di lavoro di Modena Attiva

Con settembre riprendono le iniziative di Modena Attiva. Vorremmo riuscire ad allargare la partecipazione a chi di voi è disponibile a colaborare alla organizzazione delle iniziative e alla elaborazione dei contenuti.

Anche su sollecitazione di molti di voi vi proponiamo di organizzare l'attività per gruppi di lavoro e di affiancare altri settori al tradizionale impegno sull'urbanistica, che ci vedrà comunque molto impegnati sul nuovo PSC. I gruppi saranno 4, ognuno con un coordinatore e saranno supportati da esperti del settore che hanno già dato la loro disponibilità a collaborare con noi.

I gruppi per ora sono Urbanistica, Welfare, Sanità, Mobilità. 


Mantenendo la metodologia utilizzata fino ad oggi i gruppi avranno l'obiettivo di predisporre documenti di approfondimento, elaborare proposte e  organizzare iniziative pubbliche per promuove il confronto e la discussione in città.

In un momento di grave crisi economica e profondi cambiamenti riteniamo utile avviare una riflessione più articolata sul modello sociale, sui servizi pubblici e sui costi per la collettività del welfare certi che questi argomenti saranno centrali nella discussione sulle politiche locali.

Per segnalare la vostra disponibilità a lavorare con uno dei gruppi potete accedere al sito www.modenaattiva.it e iscrivervi alla mailing list. Sarete inseriti nel gruppo di lavoro e riceverete inviti agli incontri, aggiornamenti e materiali di lavoro man mano prodotti, con la possibilità di dare il vostro contributo anche on line.

In particolare, il gruppo di lavoro sul PSC si ritroverà mercoledì 19/9 ore 21 nella saletta piccolo presso l'ex mercato ortofrutticolo in via Ciro Menotti. Hanno già garantito la presenza un ampio gruppo di architetti e urbanisti modenesi. All'ordine del giorno una riflessione sul nuovo PSC, sulla nuova linea proposta dall'Assessore Giacobazzi e la programmazione di una iniziativa pubblica per fine mese.

Se potere allargate pure l'invito perché, come sempre, più siamo e meglio stiamo.

A presto

sabato 15 settembre 2012

Legacoop e le congiunzioni avversative


Grammaticalmente le congiunzioni avversative mettono in contrapposizione tra loro parti del discorso.

Il comunicato sul nuovo PSC a firma di Agci, Confcooperative e Legacoop ne contiene ben sei, tra ma, tuttavia, però, e persino un ma anche di Veltroniana memoria.

Come dire condividiamo tutto, ma..

La legittima aspettativa di creare lavoro è positiva e da valorizzare, come anche il desiderio di dare risposta al bisogno della casa. Fino a ieri la politica dei PEEP ha gestito questo bisogno, ma sappiamo bene che oggi ben pochi possono accedere al mercato dellacquisto e servono nuove politiche, come lhousing sociale.

Se anche noi possiamo utilizzare una congiunzione avversativa dovremmo dire che però emerge il problema originale su cui da 8 anni ci dibattiamo: rendere edificabili le zone F, malgrado gli evidenti problemi ambientali ed urbanistici che hanno.

Se la scorciatoia era stata pensata per abbreviare i tempi è evidente che ha fallito. Pensare di rendere edificabile aree per migliaia di alloggi senza nessuna valutazione di compatibilità ambientale e urbanistica è sbagliato nel metodo e ha bloccato la discussione facendo perdere più tempo di quello che avrebbe dovuto far recuperare.

E ora di far tesoro degli errori, riavviare il confronto e utilizzare gli strumenti di pianificazione previsti per legge, valutando le singole aree per i problemi che hanno e per le criticità che potrebbero generare sui servizi, sulla mobilità, sulle falde.

Altrimenti che senso avrebbe fare un nuovo PSC?


Modena Attiva

sabato 8 settembre 2012

Il risveglio della ragione?


Sarà un segno dei tempi che latto più politico di questa legislatura sia prodotto dallassessore tecnico Giacobazzi? O semplicemente dimostra che sapere di cosa si parla in politica conta? Dopo uno scontro durissimo sul futuro di Modena, dopo tanta ideologia a sostegno della tesi pane  e mattone, dopo scelte sbagliate che hanno creato problemi in città, pare si cambi linea e si ridefiniscono i fondamentali: dialogo, senso del limite, risparmio del suolo, recupero e riqualificazione, priorità al sociale e alle esigenze della collettività. Su questo terreno Modena Attiva si è impegnata con proposte concrete per una città di qualità, efficiente, a misura duomo, sostenibile, vivibile, con spazi e opportunità di lavoro, una città europea, allaltezza delle sfide di questo secolo. Bene se il confronto riprende buona parte delle nostre proposte del documento La città di Domani.

Però non siamo così ingenui da non renderci conto che ci saranno resistenze, soprattutto da parte di chi ha investito milioni nellacquisto di terreni promuovendo una crescita edilizia sproporzionata ai bisogni. Come siamo consapevoli dei problemi che rimangono sul tappeto: Ponte Alto, le costruzioni sui campi acquiferi, la pista di Marzaglia, solo per citarne alcuni.

Ci siamo impegnati per promuovere il confronto su un modello di benessere sostenibile, le dimissioni dellassessore Sitta sono stato il risultato dello scontro politico su idee differenti della città, la cui fatica oggi viene ripagata dallapertura su proposte radicalmente diverse. Purtroppo il centro sinistra su questi temi ha pagato un prezzo altissimo nel rapporto con la città, e si potrà recuperare cedibilità solo se ci sarà coerenza tra le dichiarazioni di principio e le decisioni conseguenti.

Abbiamo sempre sostenuto che Modena non si sarebbe lascia imporre scelte non condivise, certi che le idee contano, e che la capacità di elaborare proposte ci avrebbero permesso di incidere sulle decisioni. Dobbiamo ripartire dalla partecipazione, lo strumento decisivo che ci può permettere di compiere scelte condivise e utili alla collettività. Questo è un punto di partenza, non mancheranno le criticità e gli scontri, noi continuiamo a pensare che serva un saldo zero nelluso del suolo e che la maggioranza delle aree F non debbano procedere, se non per interventi dedicati alledilizia sociale. Ma il sano principio di realtà introdotto con i riferimenti a numeri attendibili, lapertura al dialogo, lattenzione alla valorizzazione e al recupero dellesistente sono basi che meritano una decisa apertura di credito.

E ora di cambiare pagina, guardare avanti, lavorare per dare risposte ai problemi reali dei modenesi, creando opportunità sostenibili di lavoro e occupazione, niente di più o di meno che quello che la città si aspetta dalla politica locale.

Paolo Silingardi
Modena Attiva

sabato 1 settembre 2012

La coerenza delle parole tra stupore e meraviglia

Ho letto con stupore e meraviglia la lettera dei 22, stupore per il contenuto condivisibile, meraviglia per le firme dei sottoscrittori. Ma come, tra quei 22 ci sono anche tre assessori in carica da 8 anni, un ex capogruppo e consigliere comunale da altrettanti, un ex presidente di circoscrizione e attuale consigliere, in sostanza chi governa da 2 legislature aprendo un solco mai visto prima tra amministrazione e città!

Ci siamo dimenticati la pista di Marzaglia, il tentativo di costruire sui campi acquiferi, la decisione di sostenere la nuova linea dell'inceneritore, lidea di potabilizzare lacqua del Secchia, la volontà di costruire una piscina nel parco Ferrari?

Per non parlare del progetto Modena Futura, dell'idea anacronistica di espandere la città anziché investire sulla riqualificazione, al grido di pane e mattone, fingendo che la rendita fondiaria distribuisca reddito, che le grandi opere generino lavoro, evocando masse di giovani coppie modenesi alla ricerca di case da acquistare, invece che di un lavoro che non si trova.

C’è un evidente problema di incoerenza tra le parole e le azioni, un problema tanto grande da non poter essere eluso. Com’è possibile che chi ha raccolto negli ultimi mesi tante sconfitte, con una legislatura segnata dall’opposizione della città a progetti non condivisi, adesso si proponga per il rinnovamento, la partecipazione, il dialogo e il confronto?

Vogliamo confrontarci? Allora affrontiamo i nodi critici in maniera diretta, concreta e comprensibile, senza nasconderci dietro ad affermazioni generiche, valide per tutte le stagioni, e funzionali solo a contare nei processi decisionali. Per farlo mi permetto di porre alcune domande, non esaustive, ai firmatari e ai tre assessori:

·      Ritenete che la città di domani debba espandersi fino a 250.000 abitanti o piuttosto che sia indispensabile puntare al saldo zero nell'uso del suolo e alla riqualificazione dell'esistente?
·      Pensate che la costruzione del Novi Park sia la risposta ai problemi della mobilità o non sarebbe ora di rivedere la mobilità nel suo complesso, promuovendo il trasporto pubblico e la mobilità ciclistica sicura?
·      Siete ancora convinti che si debba realizzare la nuova linea dell'inceneritore o sarebbe ora di avviare raccolte porta a porta, ridurre i rifiuti e riciclare quelli raccolti?
·      Credete ancora che dovremo berci l'acqua potabilizzata del Secchia, con investimenti e costi a carico dei cittadini o sarebbe meglio tutelare le nostre falde evitando di costruirci sopra migliorando luso e la tutela delle risorse idriche?
·      Pensate che la pista di Marzaglia, realizzata in difformità alle indicazioni del Consiglio Comunale, vada bene così o che gli errori vadano perseguiti?
·      Credete che loccupazione si sostenga con le grandi opere o invece servirebbe innovare, sostenere la ricerca e promuovere nuovi modelli di produzione capaci di coniugare nuove tecnologie, sostenibilità e competenze diffuse?
·      Avendo amministrato per tanti anni, qual è il livello di efficacia e di efficienza della macchina comunale? E stato fatto tutto il possibile o ci sono spazi di miglioramento per garantire servizi di qualità riducendone i costi?

Sono questioni che riguardano la qualità della vita nella nostra città, la sostenibilità sociale ed ambientale, la competitività e l'efficienza del nostro sistema, oltre che la possibilità di creare occupazione e promuovere l'economia.

Se il centro sinistra vuole aprire un percorso di confronto programmatico concreto, reale, partecipato, trasparente e soprattutto che sciolga i problemi sul tavolo cambiando politiche e uomini noi siamo disponibili. Altrimenti le parole senza coerenza sono solo il vuoto esercizio di una liturgia politica vecchia e superata.

Paolo Silingardi
Modena Attiva


martedì 31 luglio 2012

Disponibili al dialogo ma senza tabù


Apprezziamo la disponibilità espressa da Baruffi al dialogo e al confronto ma una cosa che ha scritto non è vera. Non abbiamo mai detto che “il Pd non ha l'autorità morale e la serenità per contrastare questi fenomeni degenerativi”.

Rispettiamo gli amministratori, del PD e di altri partiti, che dedicano il loro tempo alla cosa pubblica. Ma abbiamo anche occhi per vedere, e ci sono situazioni che, chi a cuore la sinistra e le nostre amministrazioni, deve con forza denunciare e di cui dobbiamo liberarci.

Non abbiamo neppure accumunato insieme vicende diverse, abbiamo invece detto che “ognuna con la propria specificità e ognuna con la propria storia giudiziaria hanno un fattore comune che la politica non può sottacere. Sono un segnale di allarme, grave perché non isolato, del superamento di un limite inviolabile, il rispetto delle regole.”

Se vogliamo fare un passo avanti, evitare le contrapposizioni sterili, farci capire dai modenesi, è su questo fattore comune, politico e non giudiziario, che dobbiamo confrontarci senza strumentalizzare i ragionamenti altrui. 

Caro Baruffi dobbiamo assolutamente alzare la guardia per contrastare fenomeni degenerativi che purtroppo stanno emergendo a livelli diversi e proprio per questo sono molto preoccupanti. Li evidenziamo per dare un contributo di merito alla riflessione.

Primo livello, la piccola corruzione, la tentazione a cui si cede più per il calo della tensione morale che per l’effettivo bisogno materiale. Le nostre amministrazioni devono essere immuni a questi rischi, devono avere gli anticorpi per contrastare sul nascere questi fenomeni, non banali, perché violano la legge e creano costi e disparità tra le aziende. Assieme alle funzioni d’indirizzo gli amministratori devono esercitare il controllo, che pure a loro spetta, ma che i fatti dimostrano deve aumentare. 

Secondo livello, le infiltrazioni della criminalità. Bene ha fatto Baruffi a ricordare l’impegno del PD per un uso trasparente delle risorse nelle zone terremotate. Ma è un problema generale, che colpisce prima di tutto i settori del movimento terra, dell’edilizia e delle grandi opere e in cui la politica non deve aver paura di parlare. Da poco a Modena abbiamo alzato questo velo e non deve assolutamente ricadere.

Terzo livello, il consociativismo che tende a sottoscrivere accordi che preordinano decisioni sottraendo spazi alla partecipazione e limitando inevitabilmente la tutela degli interessi collettivi. Un fatto che lede il rapporto tra cittadini e amministratori e che dobbiamo superare. Ricordo l’accorato appello dell’ex Sindaco Bulgarelli, che su questo tema terminava con un deciso “Io non ci sto”.

Noi non facciamo accuse generalizzate, se c’è la disponibilità al confronto possiamo lavorare insieme, non sul versante giudiziario, che non ci compete, ma su quello politico, affrontando i problemi oggettivi e con l’impegno costante per garantire trasparenza e spazi reali di partecipazione ai cittadini.

Paolo Silingardi
Modena Attiva

sabato 28 luglio 2012

Contrastare la corruzione con la trasparenza e la partecipazione


Le vicende di Serramazzoni, Zocca, Carpi e Castelfranco, ognuna con la propria specificità e ognuna con la propria storia giudiziaria hanno un fattore comune che la politica non può sottacere. Sono un segnale di allarme, grave perché non isolato, del superamento di un limite inviolabile, il rispetto delle regole. 

Sono vicende che fanno il paio con il mancato rispetto delle prescrizioni emerso nella realizzazione della pista di Marzaglia. Fatto politicamente grave perché realizzato con il consenso politico dell'amministrazione e in contrasto che le direttive del Consiglio Comunale. O con la volontà di costruire sui Campi Acquiferi, con accordi già sottoscritti con i privati e sospesi solo grazie alle resistenze dei cittadini.

E che si inseriscono in un contesto troppo spesso consociativo, che ricerca equilibri predefiniti tra le imprese dove invece dovrebbe esserci competizione, tutela dell'interesse pubblico, garanzia del miglior utilizzo delle risorse collettive, come il denaro, il suolo, l'acqua, l'ambiente.

In questa situazione sarebbe bene andare oltre alle polemiche e fare un approfondito esame di coscienza per capire cosa sta accadendo nelle nostre amministrazioni, per ripristinare una tradizione morale che ha caratterizzato questi territori.

Perché due dati sono evidenti: esiste un problema di indipendenza politica dai poteri forti e uno di corruzione nella pubblica amministrazione.

Due anni fa, nel momento in cui partì la battaglia per la salvaguardia del Parco Ferrari, feci una grave considerazione con i due segretari del mio partito, Baruffi e Boschini: da alcuni anni troppe decisioni che contano non sono più assunte negli luoghi deputati, ne per il PD ne per l'amministrazione. L'azione contro la scelta, presentata come già assunta ma mai formalizzata, di costruire una piscina nel Parco Ferrari aveva anche questo aspetto, riconsegnare ai luoghi deputati la responsabilità reale di decidere. 

Purtroppo i partiti hanno evidenti problemi, come dimostrano alcune vicende che pesano come macigni sull'uso del territorio. Chi non può  garantire la propria indipendenza e la propria autonomia decisionale non avrà l'autorità morale e la serenità per contrastare questi fenomeni degenerativi.
La politica deve sempre garantire che i processi decisionali siano trasparenti e democratici, pena la perdita di credibilità di fronte ai cittadini e la diffusione di una cultura fertile per la corruzione. E se i casi scoperti sono 4 bisogna temere che ve ne siano altri, e ognuno di noi deve impegnarsi per farli emergere, per fare pulizia, per recuperare un principio assoluto di legalità e contrastare un grave decadimento etico. 


Paolo Silingardi
Modena Attiva

mercoledì 11 luglio 2012

incontro sul Piano Sosta giovedì 19/7 ore 20:30

"Piano Sosta e Mobilità Sostenibile" incontro giovedì 19 luglio ore 20:30  in Circoscrizione 1 piazza Redecocca. L'iniziativa vuole essere un momento di informazione e riflessione sul Piano Sosta e più in generale sul problema della mobilità e dell'accesso al centro storico, con le ricadute economiche e ambientali connesse.

Non siamo contrari alla tariffazione della sosta, l'uso dell'auto privata genera costi e inquinamento e il trasporto pubblico o la mobilità ciclistica devono essere una valida alternativa, su cui investire risorse provenienti dalla sosta. La decisione di destinare per 41 anni tutte le entrate della sosta a raso per finanziare solo il parcheggio Novi Sad pone un evidente problema, perché non sarano disponibili risorse per altri investimenti.

Noi facciamo 4 proposte:

1) Un impegno del Comune per controllare puntualmente gli incassi e garantire un monitoraggio effettivo delle entrate di Modena Park, considerato che quelle eccedenti il costo del parcheggio devono restare pubbliche.
2) Destinare le eventuali maggiori entrate alla costruzione di piste ciclabili
3) Coordinare le tariffe della sosta con i costi del trasporto pubblico, per utilizzare le politiche tariffarie per governare la mobilità
4) Eliminare la tariffazione per i residenti in centro storico

Il piano sosta è una componente fondamentale del piano per la mobilità sostenibile e deve avere tra gli obiettivi la riduzione dell'uso dell'auto privata a vantaggio del trasporto pubblico e della bicicletta. Deve facilitare l'accesso al centro riducendo i costi di congestione, i costi sanitari e le emissioni inquinanti, con interventi articolati e una visione strategica ampia, capace di pensare una città diversa, con meno auto in circolazione e più vivibile.

La serata del 19 luglio sarà l'occasione per un confronto e una riflessione su questi argomenti

sabato 7 luglio 2012

Apre il cantiere delle idee sul PSC

Il futuro di Modena non si costruisce sulla pietra e sul cemento ma su una nuova visione della città, per questo abbiamo deciso di aprire uncantiere delle idee per fare del documento “La città di Domani”, un testo aperto alla riflessione collettiva, su cui raccogliere proposte, contributi, osservazioni.
Il cantiere è aperto su internet, può essere liberamente frequentato da chiunque voglia inviare suggerimenti, integrazioni o critiche, scrivendoci o inserendo commenti sul nostro sito. E’ organizzato in sezioni che saranno riviste e aggiornate con l’evoluzione dei lavori.
Modena Attiva, come laboratorio trasversale al centro sinistra, non si propone di sviluppare un “proprio PSC”, operazione che richiede competenze, dati, strumenti che sono tipici dell’amministrazione.
Vogliamo però dare un contributo e incedere sulle scelte, in particolare stimolando la partecipazione per raccogliere istanze, bisogni, desideri che concorrano ad elaborare una visione condivisa della città di domani.
Noi crediamo che la vocazione di Modena sia di essere una città europea, vivibile, equa, attenta ai bambini e agli anziani, una città sostenibile, integrata, capace di rinnovare un patto sociale che ha garantito in passato benessere, opportunità di lavoro e sviluppo morale e culturale.
Oggi servono nuove idee, nuove tecnologie, nuove intelligenze ma soprattutto la partecipazione attiva di tutti i cittadini, in particolare di coloro che hanno più bisogno del cambiamento, come chi è in cerca del lavoro, chi è precario, chi cerca casa, chi vorrebbe una città più sana, più semplice, più ricca culturalmente, più solidale.
Per questo è fondamentale la partecipazione. Noi da soli non saremo in grado di produrre il cambiamento che serve alla nostra città.
In questo primo anno e mezzo di attività abbiamo registrato interesse e attenzione da parte di tanti, oggi chiediamo il loro aiuto per portare avanti una riflessione collettiva e costruire una visione condivisa del nostro futuro.
A questo progetto parteciperanno esperti e professionisti che metteranno a disposizione i loro saperi per dare metodo e produttività al lavoro, nel tentativo di coniugare i desideri con le possibilità, per dare concretezza e agibilità ai progetti e alle idee.
Chiediamo quindi un aiuto e un contributo per organizzare le attività che programmeremmo da settembre per costruire, partendo dai cittadini, un’idea condivisa di futuro della città.
Tutti coloro che vogliono contribuire, che desiderano dire la propria, che hanno voglia di partecipare attivamente, che sono interessati a sporcarsi le mani entrando nel cantiere d’idee sul futuro della città, possono comunicare la loro adesione sul sito 
www.modenaattiva.it ed entrare a far parte del gruppo di lavoro che seguirà tutto il progetto.

giovedì 5 luglio 2012

Nuovo PSC: conferenza stampa Modena Attiva


E’ convocata per sabato mattina 7 luglio ore 11:00 presso la saletta piccola all’Ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti una conferenza stampa sul nuovo PSC di Modena.

La conferenza sarà l’occasione per presentare le proposte di Modena Attiva sui temi della partecipazione, del PSC e della città di domani.

Da sabato i documenti saranno on line sul sito.

giovedì 21 giugno 2012

Una vittoria di Pirro

Un intervento di Paolo Silingardi sulla crisi di Giunta e l'attuale situazione nel PD modenese pubblicato il 21 giugno su Prima Pagina.

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