martedì 31 luglio 2012

Disponibili al dialogo ma senza tabù


Apprezziamo la disponibilità espressa da Baruffi al dialogo e al confronto ma una cosa che ha scritto non è vera. Non abbiamo mai detto che “il Pd non ha l'autorità morale e la serenità per contrastare questi fenomeni degenerativi”.

Rispettiamo gli amministratori, del PD e di altri partiti, che dedicano il loro tempo alla cosa pubblica. Ma abbiamo anche occhi per vedere, e ci sono situazioni che, chi a cuore la sinistra e le nostre amministrazioni, deve con forza denunciare e di cui dobbiamo liberarci.

Non abbiamo neppure accumunato insieme vicende diverse, abbiamo invece detto che “ognuna con la propria specificità e ognuna con la propria storia giudiziaria hanno un fattore comune che la politica non può sottacere. Sono un segnale di allarme, grave perché non isolato, del superamento di un limite inviolabile, il rispetto delle regole.”

Se vogliamo fare un passo avanti, evitare le contrapposizioni sterili, farci capire dai modenesi, è su questo fattore comune, politico e non giudiziario, che dobbiamo confrontarci senza strumentalizzare i ragionamenti altrui. 

Caro Baruffi dobbiamo assolutamente alzare la guardia per contrastare fenomeni degenerativi che purtroppo stanno emergendo a livelli diversi e proprio per questo sono molto preoccupanti. Li evidenziamo per dare un contributo di merito alla riflessione.

Primo livello, la piccola corruzione, la tentazione a cui si cede più per il calo della tensione morale che per l’effettivo bisogno materiale. Le nostre amministrazioni devono essere immuni a questi rischi, devono avere gli anticorpi per contrastare sul nascere questi fenomeni, non banali, perché violano la legge e creano costi e disparità tra le aziende. Assieme alle funzioni d’indirizzo gli amministratori devono esercitare il controllo, che pure a loro spetta, ma che i fatti dimostrano deve aumentare. 

Secondo livello, le infiltrazioni della criminalità. Bene ha fatto Baruffi a ricordare l’impegno del PD per un uso trasparente delle risorse nelle zone terremotate. Ma è un problema generale, che colpisce prima di tutto i settori del movimento terra, dell’edilizia e delle grandi opere e in cui la politica non deve aver paura di parlare. Da poco a Modena abbiamo alzato questo velo e non deve assolutamente ricadere.

Terzo livello, il consociativismo che tende a sottoscrivere accordi che preordinano decisioni sottraendo spazi alla partecipazione e limitando inevitabilmente la tutela degli interessi collettivi. Un fatto che lede il rapporto tra cittadini e amministratori e che dobbiamo superare. Ricordo l’accorato appello dell’ex Sindaco Bulgarelli, che su questo tema terminava con un deciso “Io non ci sto”.

Noi non facciamo accuse generalizzate, se c’è la disponibilità al confronto possiamo lavorare insieme, non sul versante giudiziario, che non ci compete, ma su quello politico, affrontando i problemi oggettivi e con l’impegno costante per garantire trasparenza e spazi reali di partecipazione ai cittadini.

Paolo Silingardi
Modena Attiva

sabato 28 luglio 2012

Contrastare la corruzione con la trasparenza e la partecipazione


Le vicende di Serramazzoni, Zocca, Carpi e Castelfranco, ognuna con la propria specificità e ognuna con la propria storia giudiziaria hanno un fattore comune che la politica non può sottacere. Sono un segnale di allarme, grave perché non isolato, del superamento di un limite inviolabile, il rispetto delle regole. 

Sono vicende che fanno il paio con il mancato rispetto delle prescrizioni emerso nella realizzazione della pista di Marzaglia. Fatto politicamente grave perché realizzato con il consenso politico dell'amministrazione e in contrasto che le direttive del Consiglio Comunale. O con la volontà di costruire sui Campi Acquiferi, con accordi già sottoscritti con i privati e sospesi solo grazie alle resistenze dei cittadini.

E che si inseriscono in un contesto troppo spesso consociativo, che ricerca equilibri predefiniti tra le imprese dove invece dovrebbe esserci competizione, tutela dell'interesse pubblico, garanzia del miglior utilizzo delle risorse collettive, come il denaro, il suolo, l'acqua, l'ambiente.

In questa situazione sarebbe bene andare oltre alle polemiche e fare un approfondito esame di coscienza per capire cosa sta accadendo nelle nostre amministrazioni, per ripristinare una tradizione morale che ha caratterizzato questi territori.

Perché due dati sono evidenti: esiste un problema di indipendenza politica dai poteri forti e uno di corruzione nella pubblica amministrazione.

Due anni fa, nel momento in cui partì la battaglia per la salvaguardia del Parco Ferrari, feci una grave considerazione con i due segretari del mio partito, Baruffi e Boschini: da alcuni anni troppe decisioni che contano non sono più assunte negli luoghi deputati, ne per il PD ne per l'amministrazione. L'azione contro la scelta, presentata come già assunta ma mai formalizzata, di costruire una piscina nel Parco Ferrari aveva anche questo aspetto, riconsegnare ai luoghi deputati la responsabilità reale di decidere. 

Purtroppo i partiti hanno evidenti problemi, come dimostrano alcune vicende che pesano come macigni sull'uso del territorio. Chi non può  garantire la propria indipendenza e la propria autonomia decisionale non avrà l'autorità morale e la serenità per contrastare questi fenomeni degenerativi.
La politica deve sempre garantire che i processi decisionali siano trasparenti e democratici, pena la perdita di credibilità di fronte ai cittadini e la diffusione di una cultura fertile per la corruzione. E se i casi scoperti sono 4 bisogna temere che ve ne siano altri, e ognuno di noi deve impegnarsi per farli emergere, per fare pulizia, per recuperare un principio assoluto di legalità e contrastare un grave decadimento etico. 


Paolo Silingardi
Modena Attiva

mercoledì 11 luglio 2012

incontro sul Piano Sosta giovedì 19/7 ore 20:30

"Piano Sosta e Mobilità Sostenibile" incontro giovedì 19 luglio ore 20:30  in Circoscrizione 1 piazza Redecocca. L'iniziativa vuole essere un momento di informazione e riflessione sul Piano Sosta e più in generale sul problema della mobilità e dell'accesso al centro storico, con le ricadute economiche e ambientali connesse.

Non siamo contrari alla tariffazione della sosta, l'uso dell'auto privata genera costi e inquinamento e il trasporto pubblico o la mobilità ciclistica devono essere una valida alternativa, su cui investire risorse provenienti dalla sosta. La decisione di destinare per 41 anni tutte le entrate della sosta a raso per finanziare solo il parcheggio Novi Sad pone un evidente problema, perché non sarano disponibili risorse per altri investimenti.

Noi facciamo 4 proposte:

1) Un impegno del Comune per controllare puntualmente gli incassi e garantire un monitoraggio effettivo delle entrate di Modena Park, considerato che quelle eccedenti il costo del parcheggio devono restare pubbliche.
2) Destinare le eventuali maggiori entrate alla costruzione di piste ciclabili
3) Coordinare le tariffe della sosta con i costi del trasporto pubblico, per utilizzare le politiche tariffarie per governare la mobilità
4) Eliminare la tariffazione per i residenti in centro storico

Il piano sosta è una componente fondamentale del piano per la mobilità sostenibile e deve avere tra gli obiettivi la riduzione dell'uso dell'auto privata a vantaggio del trasporto pubblico e della bicicletta. Deve facilitare l'accesso al centro riducendo i costi di congestione, i costi sanitari e le emissioni inquinanti, con interventi articolati e una visione strategica ampia, capace di pensare una città diversa, con meno auto in circolazione e più vivibile.

La serata del 19 luglio sarà l'occasione per un confronto e una riflessione su questi argomenti

sabato 7 luglio 2012

Apre il cantiere delle idee sul PSC

Il futuro di Modena non si costruisce sulla pietra e sul cemento ma su una nuova visione della città, per questo abbiamo deciso di aprire uncantiere delle idee per fare del documento “La città di Domani”, un testo aperto alla riflessione collettiva, su cui raccogliere proposte, contributi, osservazioni.
Il cantiere è aperto su internet, può essere liberamente frequentato da chiunque voglia inviare suggerimenti, integrazioni o critiche, scrivendoci o inserendo commenti sul nostro sito. E’ organizzato in sezioni che saranno riviste e aggiornate con l’evoluzione dei lavori.
Modena Attiva, come laboratorio trasversale al centro sinistra, non si propone di sviluppare un “proprio PSC”, operazione che richiede competenze, dati, strumenti che sono tipici dell’amministrazione.
Vogliamo però dare un contributo e incedere sulle scelte, in particolare stimolando la partecipazione per raccogliere istanze, bisogni, desideri che concorrano ad elaborare una visione condivisa della città di domani.
Noi crediamo che la vocazione di Modena sia di essere una città europea, vivibile, equa, attenta ai bambini e agli anziani, una città sostenibile, integrata, capace di rinnovare un patto sociale che ha garantito in passato benessere, opportunità di lavoro e sviluppo morale e culturale.
Oggi servono nuove idee, nuove tecnologie, nuove intelligenze ma soprattutto la partecipazione attiva di tutti i cittadini, in particolare di coloro che hanno più bisogno del cambiamento, come chi è in cerca del lavoro, chi è precario, chi cerca casa, chi vorrebbe una città più sana, più semplice, più ricca culturalmente, più solidale.
Per questo è fondamentale la partecipazione. Noi da soli non saremo in grado di produrre il cambiamento che serve alla nostra città.
In questo primo anno e mezzo di attività abbiamo registrato interesse e attenzione da parte di tanti, oggi chiediamo il loro aiuto per portare avanti una riflessione collettiva e costruire una visione condivisa del nostro futuro.
A questo progetto parteciperanno esperti e professionisti che metteranno a disposizione i loro saperi per dare metodo e produttività al lavoro, nel tentativo di coniugare i desideri con le possibilità, per dare concretezza e agibilità ai progetti e alle idee.
Chiediamo quindi un aiuto e un contributo per organizzare le attività che programmeremmo da settembre per costruire, partendo dai cittadini, un’idea condivisa di futuro della città.
Tutti coloro che vogliono contribuire, che desiderano dire la propria, che hanno voglia di partecipare attivamente, che sono interessati a sporcarsi le mani entrando nel cantiere d’idee sul futuro della città, possono comunicare la loro adesione sul sito 
www.modenaattiva.it ed entrare a far parte del gruppo di lavoro che seguirà tutto il progetto.

giovedì 5 luglio 2012

Nuovo PSC: conferenza stampa Modena Attiva


E’ convocata per sabato mattina 7 luglio ore 11:00 presso la saletta piccola all’Ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti una conferenza stampa sul nuovo PSC di Modena.

La conferenza sarà l’occasione per presentare le proposte di Modena Attiva sui temi della partecipazione, del PSC e della città di domani.

Da sabato i documenti saranno on line sul sito.