venerdì 27 gennaio 2012

Pista Marzaglia, quanti problemi?

Oggi la pista è realizzata, alcuni problemi sono evidenti e pongono interrogativi che non si possono eludere.


Abbiamo avuto la possibilità di accedere agli atti, visionando sia il progetto approvato dalla Provincia in sede di VIA, con le relative prescrizioni, che i documenti relativi alle autorizzazioni urbanistiche, depositati presso il Comune di Modena. Oltre alle carte abbiamo fatto quello che un qualsiasi cittadino può fare, un giro a Marzaglia per confrontare ciò che è stato progettato, ciò che è stato autorizzato in sede di VIA e ciò che è stato fatto concretamente.


Per saperne di più scarica la nostra relazione 20120126PistaMarzaglia.doc
Per leggere la relazione di VIA della Provincia RapportoAmbientale.pdf



In particolare il problema maggiore riguarda le fogne, intervento delicatissimo vista la vicinanza dei pozzi dell'acquedotto e la zona di ricarica delle falde. 

La valutazione di impatto ambientale, approvando questo progetto, ha aggiunto una serie di prescrizioni, tra cui il punto 17) “Il sistema fognario dovrà essere realizzato utilizzando condotte a doppia camicia ispezionabili.” Sono dodici parole, chiare e precise, inequivocabili.

Il progetto realizzato invece ha utilizzato semplici tubi in cloruro di polivinile, (PVC), non saldati e tantomeno incamiciati. Se le fognature non sono conformi alle prescrizioni della VIA, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle acque sotterranee in un’area di ricarica delle falde, a pochi metri dai pozzi del nostro acquedotto.

Ricordando che l’assessore Sitta ha dichiarato, anche recentemente, che quelle sono “le fogne più belle del mondo” e che le tecnologie costruttive permettono di intervenire nelle zone di ricarica delle falde, ci sembra doveroso porgli alcune domande:

1)    Il Comune ha partecipato a pieno titolo alla Conferenza dei servizi: l’assessore era a conoscenza delle prescrizioni e dei vincoli posti a tutela delle falde che hanno concluso la valutazione da parte della Conferenza?
2)    Le caratteristiche delle fognature indicate dal progetto che ha ottenuto dal Comune il permesso di costruire sono coerenti con le prescrizioni imposte dalla VIA?
3)    Considerato che la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia è un compito obbligatorio dell’amministrazione comunale, l’assessore conferma che quanto eseguito corrisponda a quanto autorizzato dalla VIA?
4)   Nel caso di difformità, l’amministrazione comunale intende esigere che quanto eseguito sia conformato alle disposizioni della VIA, esercitando il proprio ruolo nella tutela ambientale e nella difesa di un bene pubblico essenziale qual è l’acqua?

Per saperne di più scarica la nostra relazione 20120126PistaMarzaglia.doc
Per leggere la relazione di VIA della Provincia RapportoAmbientale.pdf

domenica 22 gennaio 2012

Lettera di Modena Attiva al Sindaco e alle forze del centro sinistra

Abbiamo ritenuto utile inviare una lettera di Modena Attiva al Sindaco, ai consiglieri del centro sinistra e ai segretari della maggioranza in cui precisare la nostra posizione sul comparto di via Aristotele e sui campi acquiferi.

Un modo per dare un contributo alla discussione dopo le dichiarazioni del progettista incaricato di sviluppare il Piano Particolareggiato e la lettura del parre ARPA sul comparto.

Puoi scaricare la lettera da questo indirizzo Lettera Modena Attiva

sabato 14 gennaio 2012

Da quando anche ARPA e AUSL sono Radical-Chic?

"ARPA e AUSL fanno valutazioni incongrue e vanno oltre le loro competenze, c'è scarsa conoscenza della materia."

Le dichiarazioni a caldo sulla Gazzetta di Modena. L'assessore Sitta non vede problemi per il progetto e rilancia: «Deciderà la provincia se attivare la Vas e le valutazioni di Arpa e Ausi sono Incongrue e vanno oltre le loro competenze. Proseguiremo facendo le nostre contro deduzioni perché le regole valgono come per tutti gli altri piani. Quelli non sono pareri negativi, mentre c'è scarsa conoscenza della materia. Su quell'area esiste una recente indagine commissionata a Hera e Aimag dalla Regione che ribadisce quello che sosteniamo nel piano regolatore: non si tratta di aree pregiate perché il problema dei pozzi di via Aristotele è che ci sono molti nitrati. La relazione geologica consiglia invece di realizzare eventuali altri pozzi da altre parti, a ovest e sud della tangenziale guarda caso dove prescrive il nostro prg. Le norme Arpa dovrebbe conoscerle e qui consentono l'edificazione di appartamenti perché le falde sono super protette».

L'Arpa e il Monopoli

Non gioco più! Così pare abbia esclamato dopo aver pescato dal mazzo degli IMPREVISTI la carta più temuta "Il parere dell'ARPA". Voleva costruire il massimo possibile su via Cannizzaro e Aristotele grazie al controllo sulla società per l'ACQUA POTABILE. Ma i piani sono saltati quando l'ARPA ha imposto la VAS e ricordato la VIA in corso. Le regole sono regole e se non le rispetti il gioco non vale.

venerdì 13 gennaio 2012

Ma dove vai se la ValSAT non la fai?

Parere Ambientale ARPA Pianno Urbanistico Via Aristotele. Pag 4

"Considerato che non risulta avviata la procedura di Verifica di assoggettabilità a VAS del Piano, ai sensi dell’art.12 del D.Lgs. 4/2008, si precisa che questa dovrà essere necessariamente attivata, inviando gli elaborati all’Autorità competente onde evitare l’annullamento dei provvedimenti amministrativi di approvazione del Piano stesso…"

Lo abbiamo sempre sostenuto che per un'area delicata e strategica come quella dei campi acquiferi servisse una valutazione ambientale strategica complessiva.


Le perplessità di ARPA sul comparto di via Aristotele


Parere Ambientale ARPA Piano Urbanistico Attuativo Via Aristotele. Pag. 4 

Di seguito un breve estratto dal parere ARPA, ancora non reso pubblico dal Comune di Modena

Lo scrivente distretto ARPA, per quanto di competenza, ritiene di sollevare perplessità circa lo sviluppo urbanistico in questione, considerata la consistenza dell’intervento (più di 400 alloggi) in un’area che ricade quasi completamente all’interno di perimetri di protezione delle captazioni acquedottistiche e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto acusticamente critico per le infrastrutture viarie che lo delimitano, in particolare sul lato sud.

giovedì 12 gennaio 2012

ARPA Top Secret

Che ci sarà mai scritto in quel parere di così delicato per cui il Comune lo mantiene segretato? Sta diventando un caso il parere espresso dall'ARPA, e trasmesso al Comune e alla Provincia, sul Piano Particolareggiato di via Aristotele. Malgrado la procedura sia pubblica, e preveda tempo fino al 28 febbraio per esprimere osservazioni da parte dei cittadini, tra i documenti che vengono forniti a chi fa accesso agli atti manca proprio il parere dell'ARPA. Un atto non secondario nell'analisi del progetto, visto anche l'area particolarmente delicata su cui si vorrebbe costruire. Il fatto è ancora più significativo se si registrano le ben 2 interviste rilasciate dal direttore dell'ARPA a due quotidiani locali, in cui lo stesso evidenzia criticità in una forma non certo usuale.

E quindi, quanto dovremo aspettare per scoprire cosa dice il documento top secret? Noi avanziamo ancora la nostra richiesta, che il Comune quanto prima renda la documentazione disponibile sul proprio sito, in nome di una trasparenza non di facciata ma sostanziale.

domenica 8 gennaio 2012

L'Acqua che beviamo, giovedì 12.01.2012 ore 16:00 Fermi Modena


L'acqua che beviamo. Seminario sulla qualità dell'acqua di Modena e sui controlli effettuati.
12 gennaio 2012 ore 16.00 Presso l'Aula Magna dell'Istituto E. Fermi, Via Luosi 23. Modena

Coordina: Simona Arletti Assessore all'Ambiente del Comune di Modena

Interventi:
- Paola Borella, Professore Ordinario di Igiene, Direttore del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia
- Anna Maria Manzieri, Arpa Sezione Provinciale di Modena
- Roberto Menozzi e Francesca Romani, Gestione Impianti Ciclo Idrico Hera Sot Modena
- Armando Franceschelli, Servizio Igiene degli alimenti e Nutrizione,Dipartimento di Sanità Pubblica, Azienda USL Modena

Una iniziativa interessante per capire lo stato delle nostre acque e ragionare sulla loro gestione.

giovedì 5 gennaio 2012

E' assurdo che sia il privato ad informare sullo stato delle nostre acque


Siamo rimasti allibiti leggendo la dichiarazione “Pagheremo lo spostamento di due pozzi Hera”. Da mesi stiamo sostenendo che sui campi acquiferi che alimentano 360.000 persone serve un aggiornamento del piano di tutela della acque. A parole è una priorità condivisa da tutti, al punto che il Comune è uscito con l’estemporanea proposta di potabilizzare l’acqua del Secchia, ma nessuno fa nulla.

Da oggi possiamo stare tranquilli, perché ci penseranno i costruttori. L’architetto Guerzoni “sgombra il campo” dalle preoccupazioni, non si costruirà sui pozzi Aimag (ci mancherebbe altro) ma su due pozzi Hera che, apprendiamo sempre da lui, “sono utilizzati solo in parte perché portano acqua dall’area di Formigine ancora inquinata dai nitrati tanto che è necessario tagliarla con l’acqua di Marzaglia e San Cesario.”

Sempre dall’architetto Ronzoni apprendiamo che la Provincia sta valutando “se chiudere questi due pozzi” e che i costruttori, bontà loro, “si sono già impegnati a pagarne la costruzione di due in una zona migliore.” Immaginiamo scelta da loro.

Sul riferimento alle fogne ipertecnologiche sorvoliamo, speriamo non saranno simili a quelle di Marzaglia, ritenute dall’assessore “le migliori del mondo”, e su cui attendiamo le verifiche previste.

E’ vero che la Provincia chiede la chiusura dei pozzi? E’ vero che Hera miscela l’acqua con San Cesario? Dove si pensa di trasferire i due pozzi che si vogliono chiudere? Qual è la loro portata e la loro distanza dai pozzi Aimag? Se non estrarranno più l’acqua inquinata questa arriverà ai pozzi Aimag? E Aimag con quale acqua la miscelerà? Chi ci risponderà, l’impresa e l’architetto Ronzoni?

Modena è sempre stata capace di pianificare le risorse pubbliche dando priorità all’interesse e al bene collettivo. Oggi, su un tema delicato e importante come quello dell’acqua, assistiamo sconcertati allo svilimento di una tradizione trentennale. Non possiamo che denunciare questa situazione, chiedendo che prima si proceda alla revisione del piano di tutela delle acque e poi, sulla base di valutazioni condivise e pubbliche, si prendano le decisioni conseguenti sui limiti di edificazione nell’area. Che siano poi i costruttori ad affrontare per la prima volta la questione dello spostamento dei pozzi ci pare un fatto di una gravità enorme.

mercoledì 4 gennaio 2012

Lettera Aperta al Sindaco Pighi, di Esarmo Righini

Egregio Signor Sindaco,
Modena Attiva è nata con l’intenzione da parte di un folto gruppo di modenesi di evitare lo scempio che si proponeva di portare al parco Ferrari con la realizzazione di una piscina ed annesso centro commerciale. Quindi nessuna finalità a carattere politico e men che meno l’obiettivo di “abbattere la giunta Pighi”.
La questione si sarebbe perciò chiusa con la decisione di rimandare ad altri tempi il progetto sul Parco Ferrari. La reazione esagerata dei componenti la Sua giunta alle nostre argomentazioni - una reazione dai toni aggressivi, inurbani, fuori luogo e spesso fuori merito - ci ha lasciato, in un primo momento, sorpresi e perplessi.
Allorquando abbiamo affrontato altri argomenti ed altre problematiche cittadine abbiamo dovuto constatare che l’attacco personale, l’offesa, erano diventate un METODO. Anziché accettare un dibattito aperto, anche duro, ma comunque dialettico e democratico si preferiva, in assenza di risposte precise e di merito, dileggiare gli “avversari”(le “ville con piscina” dei VIP di Modena Attiva, le “residenze” dei VIP di Modena Attiva, etc.). Un metodo che ha richiamato alla memoria il miglior berlusconismo. Attacchi che, evidentemente, miravano a suscitare un “risentimento popolare” nei confronti degli appartenenti a Modena Attiva ed in particolare della base del P.D. modenese nei confronti degli iscritti al medesimo partito e facenti parte di MA.
Gli epiteti si sono sprecati: ribelli, traditori, attentatori al potere attribuito democraticamente al Sindaco e a quello da Lei affidato agli assessori che si è scelto.
Io credo che proprio il risultato delle ultime amministrative ( e di come ci si è giunti.. ), avrebbe dovuto suggerire un diverso approccio ai problemi della città e soprattutto un diverso rapporto dialettico con i cittadini. Niente di tutto ciò. In assenza di un ruolo attivo della politica ( leggi P.D.) si è lasciato andare le cose così, come venivano, salvo poi, di fronte alla protesta di molti cittadini, intervenire a braccio, senza una strategia precisa, creando ulteriore confusione.
Non sono più iscritto al P.D. ma ne resto un elettore e sono seriamente preoccupato di quel che sta accadendo. L’ultima Sua intervista rilasciata a L’Informazione è preoccupante. Anziché ragionare, confrontarsi, ascoltare, Lei ha scelto la strada del “ O con noi o contro di noi “ mettendo lo stesso P.D. nella condizione, comunque si schieri, di trovarsi “contro” una parte di opinione pubblica.
Non sono più i tempi del P.C.I o del P.D.S o addirittura dei D.S. Non bastano più le parole d’ordine e soprattutto, la politica non gode più di quella credibilità che un’altra generazione di dirigenti politici e di amministratori, pur con il loro inevitabili errori, avevano saputo conquistarsi. Oggi sono necessari fatti concreti. Le urla, gli improperi, le offese, le verità camuffate servono solo a convincere l’opinione pubblica che, forse, si è andati a toccare dei nervi scoperti . Una opinione pubblica questa ,che in questi ultimi tempi, messa seriamente alla prova, non mancherebbe di cogliere l’aspetto più sterile e anacronistico di un decisionismo di tal fatta. il serio rischio, Signor Sindaco è quello che lasciandosi sfuggire l’occasione per interpretare i nuovi rapporti che animano parti sempre più ampie di cittadini nei confronti della politica e del potere, Lei potrebbe trovarsi a lavorare “CONTRO” e non “ A FAVORE “ non solo della forza politica di cui Lei fa parte ma anche, e questo sarebbe ben più grave, degli interessi stessi della Città.
Distinti saluti.
ESARMO RIGHINI Componente fondatore di Modena Attiva.
Modena 4 gennaio 2012.

martedì 3 gennaio 2012

Comunicato: il 28/12 depositati il Piano Particolareggiato di Via Aristotele

Il 28 dicembre è stato depositato il Piano Particolareggiato di Via Aristotele, senza comunicarlo alla città.

La cosa è particolarmente grave perché il deposito avviene al termine di un’istruttoria con il Comune e quindi in modo condiviso quanto meno con l’assessorato all’Urbanistica. Quindi dal 28 dicembre sta decorrendo il termine di 60 giorni per depositare osservazioni da parte dei cittadini interessati, entro e non oltre il 28 febbraio.

Il Comune spedisce decine di comunicati al giorno, ma non avvisa dell’avvio di questa procedura pubblica, fatta durante le feste natalizie, di modo che al rientro, dei 60 giorni disponibili, il 20% saranno già trascorsi.

Chi ha seguito tra il 28 e il 31 dicembre gli interventi sul Piano Casa con aperture al dialogo e al confronto, si porrà quanto meno una domanda: ma chi parla sapeva?

Se si, allora appare evidente che la discussione è stata solo un proforma e che le aperture al dialogo e al confronto si riducono ad un treatrino della politica, di cui non sentiamo il bisogno. Se no, qualcuno spinge volutamente per rompere stringendo i tempi perché ha paura del confronto e mettendo tutti, tra cui anche il Consiglio Comunale di fronte al fatto compiuto.

Perché tanta fretta? Perché proprio sull’area F più delicata si vuole chiudere la discussione prima ancora di aprirla? Perché non si accetta la proposta di sospendere l’iter del piano particolareggiato per fare gli approfondimenti ambientali necessari per poi poter procedere con maggiore tranquillità?

Noi non siamo contrari a priori, riteniamo però che prima vada rivisto il piano di tutela sulle acque, priorità assoluta, verificando le aree di riserva necessarie per i futuri pozzi. Solo dopo, in modo coerente, sviluppato il piano particolareggiato, accettando le eventuali limitazioni e vincoli ambientali. Senza trascurare la procedura di VIA in corso. Per questo rinnoviamo la richiesta al Sindaco di sospendere l’iter, procedendo su altre aree, in attesa di un quadro complessivo più chiaro.

La fretta quando s’interviene su un’area da cui si estrae l’acqua per 360.000 persone è cattiva consigliera.

Da parte nostra ci impegniamo ad organizzare le opportune iniziative pubbliche per esaminare il Piano Particolareggiato e predisporre le osservazioni che riterremmo indispensabili per tutelare le falde modenesi, ricordando a tutti che fino all’approvazione da parte del Consiglio Comunale si tratta solo di carta, e confidando nel ruolo e nell’autonomia dei consiglieri eletti dai cittadini.

Newsletter Gennaio 2012

Pubblicata la prima newsletter di Modena Attiva con una selezione dei post più interessanti o curiosi pubblicati sul sito nel 2011.

Leggi e fai circolare.

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Come sempre, più siamo e meglio stiamo.

Case, recuperarle e limitare il nuovo

Obbligo di indicare la calsse energetica negli anucci immobiliari. Era ora, ma è solo un primo passo. Il 63% delle case di Modena sono state costruire tra il dopoguerra e gli anni '80, con una capacità di efficienza energetica molto bassa. Prima di sostenere la costruzione di nuovi alloggi è fondamentale rendere efficaci quelli esistenti, stimolando il mercato, facendo crescere la consapevolezza di chi acquista, formando progettisti, tecnici, aziende e maestranze e creando le condizioni per rendere sostenibili gli interventi di recupero. L'alternativa è il degrado delle zone non riqualificate con le relative conseguenze.