mercoledì 4 gennaio 2012

Lettera Aperta al Sindaco Pighi, di Esarmo Righini

Egregio Signor Sindaco,
Modena Attiva è nata con l’intenzione da parte di un folto gruppo di modenesi di evitare lo scempio che si proponeva di portare al parco Ferrari con la realizzazione di una piscina ed annesso centro commerciale. Quindi nessuna finalità a carattere politico e men che meno l’obiettivo di “abbattere la giunta Pighi”.
La questione si sarebbe perciò chiusa con la decisione di rimandare ad altri tempi il progetto sul Parco Ferrari. La reazione esagerata dei componenti la Sua giunta alle nostre argomentazioni - una reazione dai toni aggressivi, inurbani, fuori luogo e spesso fuori merito - ci ha lasciato, in un primo momento, sorpresi e perplessi.
Allorquando abbiamo affrontato altri argomenti ed altre problematiche cittadine abbiamo dovuto constatare che l’attacco personale, l’offesa, erano diventate un METODO. Anziché accettare un dibattito aperto, anche duro, ma comunque dialettico e democratico si preferiva, in assenza di risposte precise e di merito, dileggiare gli “avversari”(le “ville con piscina” dei VIP di Modena Attiva, le “residenze” dei VIP di Modena Attiva, etc.). Un metodo che ha richiamato alla memoria il miglior berlusconismo. Attacchi che, evidentemente, miravano a suscitare un “risentimento popolare” nei confronti degli appartenenti a Modena Attiva ed in particolare della base del P.D. modenese nei confronti degli iscritti al medesimo partito e facenti parte di MA.
Gli epiteti si sono sprecati: ribelli, traditori, attentatori al potere attribuito democraticamente al Sindaco e a quello da Lei affidato agli assessori che si è scelto.
Io credo che proprio il risultato delle ultime amministrative ( e di come ci si è giunti.. ), avrebbe dovuto suggerire un diverso approccio ai problemi della città e soprattutto un diverso rapporto dialettico con i cittadini. Niente di tutto ciò. In assenza di un ruolo attivo della politica ( leggi P.D.) si è lasciato andare le cose così, come venivano, salvo poi, di fronte alla protesta di molti cittadini, intervenire a braccio, senza una strategia precisa, creando ulteriore confusione.
Non sono più iscritto al P.D. ma ne resto un elettore e sono seriamente preoccupato di quel che sta accadendo. L’ultima Sua intervista rilasciata a L’Informazione è preoccupante. Anziché ragionare, confrontarsi, ascoltare, Lei ha scelto la strada del “ O con noi o contro di noi “ mettendo lo stesso P.D. nella condizione, comunque si schieri, di trovarsi “contro” una parte di opinione pubblica.
Non sono più i tempi del P.C.I o del P.D.S o addirittura dei D.S. Non bastano più le parole d’ordine e soprattutto, la politica non gode più di quella credibilità che un’altra generazione di dirigenti politici e di amministratori, pur con il loro inevitabili errori, avevano saputo conquistarsi. Oggi sono necessari fatti concreti. Le urla, gli improperi, le offese, le verità camuffate servono solo a convincere l’opinione pubblica che, forse, si è andati a toccare dei nervi scoperti . Una opinione pubblica questa ,che in questi ultimi tempi, messa seriamente alla prova, non mancherebbe di cogliere l’aspetto più sterile e anacronistico di un decisionismo di tal fatta. il serio rischio, Signor Sindaco è quello che lasciandosi sfuggire l’occasione per interpretare i nuovi rapporti che animano parti sempre più ampie di cittadini nei confronti della politica e del potere, Lei potrebbe trovarsi a lavorare “CONTRO” e non “ A FAVORE “ non solo della forza politica di cui Lei fa parte ma anche, e questo sarebbe ben più grave, degli interessi stessi della Città.
Distinti saluti.
ESARMO RIGHINI Componente fondatore di Modena Attiva.
Modena 4 gennaio 2012.

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