domenica 27 gennaio 2013

Piazza Roma Mon Amour, tavola rotonda venerdì 8 febbraio



La pedonalizzazione di Piazza Roma è un intervento strategico che merita il dovuto confronto, ad oggi carente. Per questo abbiamo organizzato una tavola rotonda, “Piazza Roma Mon Amour”, per venerdì 8 febbraio alle ore 21:00 presso la Sala Ulivi all’ex Mercato Ortofrutticolo in via Ciro Menotti.

Parteciperanno: l’amministrazione comunale, con l’ass. Gabriele Giacobazzi, L'architetto Matteo Agnoletto, Giovanni Losavio di Italia Nostra, Giorgio Castelli della Federazione Italiana Amici della Biciletta, Maurizio Maletti, Presidente Agenzia Mobilità Modena, Alessandra Filippi di Legambiente. Per Modena Attiva Paolo Silingardi. Coordina il giornalista Eugenio Tangerini. Sono state invitate le associazioni del commercio.

Il confronto deve cambiare prospettiva, non può partire dalla data di apertura, dai costi del cantiere, o dai particolari progettuali, ma da cosa fare, dai vincoli, dalle priorità e dalle opportunità di rilancio per il centro storico che la Piazza offre.
Siamo favorevoli alla pedonalizzazione, per il valore, le opportunità e l’impatto che l’intervento avrà, ma notiamo un deficit di confronto, indispensabile per tenere conto di tutte le valutazioni. Abbiamo già visto che la fretta di fare, la politica degli annunci, la carenza di dialogo non pagano e creano più problemi di quelli che risolvono.

L’idea della piazza pedonalizzata piace a tanti, ma i problemi ci sono ed è necessario tenerne conto. Ne solleviamo solo alcuni, a titolo di esempio.

Quale rapporto tra la piazza e il Palazzo Ducale? Non può essere solo la presenza fisica della facciata, va aperto un tavolo di confronto con l’Accademia Militare per capire come rendere gli spazi interni fruibili al turismo e alla città, con una maggiore integrazione tra la struttura e il territorio. Ad esempio garantendo l’apertura diurna del passaggio interno pedonale e ciclabile tra Corso Vittorio Emanuele e Piazza Roma. O con la definizione di percorsi e visite agli spazi storici, con orari orientati ai turisti, costruendo un progetto culturale che rende il Palazzo Ducale un luogo meta di visite costanti e che cresca nel tempo.

Altro problema sottovalutato è il rapporto tra la piazza e la mobilità, non solo automobilistica. Oggi in Piazza Roma passano due linee di filobus oltre al 7 il sabato. Ma c’è solo una fermata in discesa vicino a Fonte d’Abisso, mentre l’altra in salita verso la stazione è in via Tre Febbraio. Il trasporto pubblico deve essere mantenuto vicino al centro, allontanandolo dalla facciata dell’Accademia ma mantenendolo in Piazza Roma. Inoltre quale relazione garantire tra la Piazza e i bus turistici? Mentre la mobilità ciclabile potrebbe trovare attorno alla Piazza un luogo di deposito e custodia presidiato, garantito dai furti. E’ chiedere troppo con bagni pubblici?

Per non parlare degli aspetti storici e architettonici, su cui bisogna garantire il massimo equilibrio realizzando interventi rispettosi e capaci di valorizzare il luogo e la sua storia. 

Ma prima di tutto bisogna parlarsi e confrontarsi, la priorità non è aprire un cantiere ma decidere insieme cosa è opportuno fare, le questioni aperte sono ancora tante e, se ci si concede una battuta, a scatola chiusa non possiamo permetterci di accettare nessun progetto, visti anche i precedenti. Meglio un sano confronto prima che il rammarico dopo.

Nessun commento:

Posta un commento