Ho letto con stupore e meraviglia la lettera dei 22,
stupore per il contenuto condivisibile, meraviglia per le firme dei
sottoscrittori. Ma come, tra quei 22 ci sono anche tre assessori in carica da 8
anni, un ex capogruppo e consigliere comunale da altrettanti, un ex presidente
di circoscrizione e attuale consigliere, in sostanza chi governa da 2
legislature aprendo un solco mai visto prima tra amministrazione e città!
Ci siamo dimenticati la pista di Marzaglia, il tentativo di
costruire sui campi acquiferi, la decisione di sostenere la nuova linea
dell'inceneritore, l’idea di potabilizzare l’acqua del Secchia, la volontà di costruire una piscina nel
parco Ferrari?
Per non parlare del progetto Modena Futura, dell'idea
anacronistica di espandere la città anziché investire sulla riqualificazione, al grido di pane e
mattone, fingendo che la rendita fondiaria distribuisca reddito, che le grandi
opere generino lavoro, evocando masse di giovani coppie modenesi alla ricerca
di case da acquistare, invece che di un lavoro che non si trova.
C’è un evidente problema di
incoerenza tra le parole e le azioni, un problema tanto grande da non poter
essere eluso. Com’è possibile che chi ha raccolto negli ultimi mesi tante
sconfitte, con una legislatura segnata dall’opposizione della città a progetti
non condivisi, adesso si proponga per il rinnovamento, la partecipazione, il
dialogo e il confronto?
Vogliamo confrontarci? Allora affrontiamo i nodi critici in
maniera diretta, concreta e comprensibile, senza nasconderci dietro ad
affermazioni generiche, valide per tutte le stagioni, e funzionali solo a
contare nei processi decisionali. Per farlo mi permetto di porre alcune
domande, non esaustive, ai firmatari e ai tre assessori:
·
Ritenete
che la città di
domani debba espandersi fino a 250.000 abitanti o piuttosto che sia
indispensabile puntare al saldo zero nell'uso del suolo e alla riqualificazione
dell'esistente?
·
Pensate
che la costruzione del Novi Park sia la risposta ai problemi della mobilità o non sarebbe ora di rivedere
la mobilità nel
suo complesso, promuovendo il trasporto pubblico e la mobilità ciclistica sicura?
·
Siete
ancora convinti che si debba realizzare la nuova linea dell'inceneritore o
sarebbe ora di avviare raccolte porta a porta, ridurre i rifiuti e riciclare
quelli raccolti?
·
Credete
ancora che dovremo berci l'acqua potabilizzata del Secchia, con investimenti e
costi a carico dei cittadini o sarebbe meglio tutelare le nostre falde evitando
di costruirci sopra migliorando l’uso e la tutela delle risorse idriche?
·
Pensate
che la pista di Marzaglia, realizzata in difformità alle indicazioni del
Consiglio Comunale, vada bene così o che gli errori vadano perseguiti?
·
Credete
che l’occupazione
si sostenga con le grandi opere o invece servirebbe innovare, sostenere la
ricerca e promuovere nuovi modelli di produzione capaci di coniugare nuove
tecnologie, sostenibilità e competenze diffuse?
·
Avendo
amministrato per tanti anni, qual è il livello di efficacia e di efficienza della macchina
comunale? E’
stato fatto tutto il possibile o ci sono spazi di miglioramento per garantire
servizi di qualità
riducendone i costi?
Sono questioni che riguardano la qualità della vita nella nostra città, la sostenibilità sociale ed ambientale, la
competitività e
l'efficienza del nostro sistema, oltre che la possibilità di creare occupazione e
promuovere l'economia.
Se il centro sinistra vuole aprire un percorso di confronto
programmatico concreto, reale, partecipato, trasparente e soprattutto che
sciolga i problemi sul tavolo cambiando politiche e uomini noi siamo
disponibili. Altrimenti le parole senza coerenza sono solo il vuoto esercizio
di una liturgia politica vecchia e superata.
Paolo Silingardi
Modena Attiva
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