sabato 1 settembre 2012

La coerenza delle parole tra stupore e meraviglia

Ho letto con stupore e meraviglia la lettera dei 22, stupore per il contenuto condivisibile, meraviglia per le firme dei sottoscrittori. Ma come, tra quei 22 ci sono anche tre assessori in carica da 8 anni, un ex capogruppo e consigliere comunale da altrettanti, un ex presidente di circoscrizione e attuale consigliere, in sostanza chi governa da 2 legislature aprendo un solco mai visto prima tra amministrazione e città!

Ci siamo dimenticati la pista di Marzaglia, il tentativo di costruire sui campi acquiferi, la decisione di sostenere la nuova linea dell'inceneritore, lidea di potabilizzare lacqua del Secchia, la volontà di costruire una piscina nel parco Ferrari?

Per non parlare del progetto Modena Futura, dell'idea anacronistica di espandere la città anziché investire sulla riqualificazione, al grido di pane e mattone, fingendo che la rendita fondiaria distribuisca reddito, che le grandi opere generino lavoro, evocando masse di giovani coppie modenesi alla ricerca di case da acquistare, invece che di un lavoro che non si trova.

C’è un evidente problema di incoerenza tra le parole e le azioni, un problema tanto grande da non poter essere eluso. Com’è possibile che chi ha raccolto negli ultimi mesi tante sconfitte, con una legislatura segnata dall’opposizione della città a progetti non condivisi, adesso si proponga per il rinnovamento, la partecipazione, il dialogo e il confronto?

Vogliamo confrontarci? Allora affrontiamo i nodi critici in maniera diretta, concreta e comprensibile, senza nasconderci dietro ad affermazioni generiche, valide per tutte le stagioni, e funzionali solo a contare nei processi decisionali. Per farlo mi permetto di porre alcune domande, non esaustive, ai firmatari e ai tre assessori:

·      Ritenete che la città di domani debba espandersi fino a 250.000 abitanti o piuttosto che sia indispensabile puntare al saldo zero nell'uso del suolo e alla riqualificazione dell'esistente?
·      Pensate che la costruzione del Novi Park sia la risposta ai problemi della mobilità o non sarebbe ora di rivedere la mobilità nel suo complesso, promuovendo il trasporto pubblico e la mobilità ciclistica sicura?
·      Siete ancora convinti che si debba realizzare la nuova linea dell'inceneritore o sarebbe ora di avviare raccolte porta a porta, ridurre i rifiuti e riciclare quelli raccolti?
·      Credete ancora che dovremo berci l'acqua potabilizzata del Secchia, con investimenti e costi a carico dei cittadini o sarebbe meglio tutelare le nostre falde evitando di costruirci sopra migliorando luso e la tutela delle risorse idriche?
·      Pensate che la pista di Marzaglia, realizzata in difformità alle indicazioni del Consiglio Comunale, vada bene così o che gli errori vadano perseguiti?
·      Credete che loccupazione si sostenga con le grandi opere o invece servirebbe innovare, sostenere la ricerca e promuovere nuovi modelli di produzione capaci di coniugare nuove tecnologie, sostenibilità e competenze diffuse?
·      Avendo amministrato per tanti anni, qual è il livello di efficacia e di efficienza della macchina comunale? E stato fatto tutto il possibile o ci sono spazi di miglioramento per garantire servizi di qualità riducendone i costi?

Sono questioni che riguardano la qualità della vita nella nostra città, la sostenibilità sociale ed ambientale, la competitività e l'efficienza del nostro sistema, oltre che la possibilità di creare occupazione e promuovere l'economia.

Se il centro sinistra vuole aprire un percorso di confronto programmatico concreto, reale, partecipato, trasparente e soprattutto che sciolga i problemi sul tavolo cambiando politiche e uomini noi siamo disponibili. Altrimenti le parole senza coerenza sono solo il vuoto esercizio di una liturgia politica vecchia e superata.

Paolo Silingardi
Modena Attiva


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